CALAMARATA
MISTA CON VONGOLE, COZZE E SUGO DI
PEPERONI
NOTA
La voce vongole è il plurale di vongola s.vo f.le [dal napol. vòngola, che continua il
lat. conchŭla,
dim. di concha
«conchiglia»]. – Nome comune (anche concola)
di parecchie specie di molluschi bivalvi marini della famiglia veneridi, alcune
delle quali (Ruditapes
decussatus, Chamelea
gallina, ecc.) di notevole interesse economico, molto apprezzate
spec. nella zuppa di pesce o alla marinara, e come condimento della pasta
asciutta: spaghetti,
vermicelli alle vongole.
Particolarmente ricercata è la specie Tapes
semidecussatus, nota in Campania con il nome (da lí diffuso anche
altrove) di vongola verace con cui si identifica la vongola a doppio sifone e valve scure tigrate di
grigio chiaro.
cozza (in napoletano cozzeca) s.vo f.le mitilo,
etimologicamente è una variante merid. di coccia
'guscio di molluschi'; con il s.vo cozzeca a Napoli si suole indicare oltre che
il mitilo anche una ragazza molto scura
di pelle (la cozza à il guscio nero o verde scuro) oppure una giovane donna
decisamente brutta.
ingredienti
e dosi per 6 persone
6
etti Calamarata
( particolare formato di pasta corta ad anelli da Gragnano di recente produzione ) gr;
1 kg. e mezzo di vongole
veraci (quelle con il doppio sifone e valve tigrate),
1
kg. di cozze da stabulario,
3
grossi peperoni quadrilobati (2 rossi ed uno giallo) lavati asciugati ed
arrostiti a fiamma viva o in forno (240°) indi spellati, privati di
piccioli, semi e costoline bianche
interne e ridotti in piccole falde della grandezza d’un pollice,
5
spicchi d’aglio di cui 3 mondati e
tritati finemente e due mondati e
schiacciati,
2
bicchieri d’olio d’oliva e.v.p.s. a f.,
2
bicchieri di vino bianco secco,
1
gran ciuffo di prezzemolo lavato,
asciugato e tritato finemente assieme ad
1
rametto di piperna lavato ed asciugato,
sale fino e
pepe nero macinato a fresco q.s.,
sale
doppio un pugno .
procedimento
In
un’ ampia padella versare un bicchiere e mezzo di olio, aggiungete uno spicchio
d’aglio mondato e tritato e farlo imbiondire a fuoco sostenuto, aggiungere le
falde di peperoni arrostiti e spellati e lasciar cuocere per circa 10 minuti
abbassando la fiamma e salando (sale fino) solo alla fine. Al termine
trasferire le falde con il fondo di cottura in un mixer con lame da umido e
ricavarne un delicato passato da rimettere in padella e tenere in caldo.
Frattanto
in un’altra ampia padella porre le vongole ben lavate e spurgate, unirvi
un aglio schiacciato, ½ bicchiere d’olio ed uno di vino; incoperchiare ed alzare la fiamma in
modo che le vongole si aprano; alla fine prelevare dalle valve le vongole e porle in una scodella coprendole con il
loro sugo di apertura filtrato con un colino di garza a trama fittissima. A seguire lavare
accuratamente le cozze,(che consiglio vivamente di provenienza dello stabulario
e non di ignoti allevamenti in acque spesso inquinate) soffregandole energicamente con uno spazzolino
duro per eliminare incrostazioni e bisso, sciacquarle in acqua corrente.
metterle in una ampia padella in cui vanno versati 2 cucchiai d'olio con uno spicchio
d'aglio schiacciato ed un bicchiere di vino. Incoperchiare, alzare la fiamma ed
attendere che i mitili si aprano; ad apertura avvenuta prelevare i frutti dalle
valve e tenerli in una scodella coperti del loro liquido d'apertura
opportunamente filtrato con un setaccio strettissimo.
Rimettere
a fuoco dolce la padella con il passato dei peperoni ed unirvi sia le vongole con il loro sughetto che le cozze
con il loro liquido d’apertura e lasciare sobbollire a fuoco bassissimo per altri 5 minuti;
spegnere i fuochi, ed unire il trito di
prezzemolo e piperna nel mentre si
farà lessare al dente la calamarata in
abbondante (8 litri)
acqua salata (pugno di sale doppio); a cottura avvenuta, prelevar la pasta con una schiumarola e porla nella padella con il sugo approntato;
rimestare accuratamente, impiattare, spolverare generosamente con pepe nero
macinato a fresco e mandate in tavola
calda di fornello questa gustosissima preparazione validissima alternativa e mia
rivisitazione di altre preparazioni piú
classiche come i vermicelli a vongole o le linguine con cozze al sugo di pomidoro. Vini: secchi e profunati bianchi campani (
Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mangia
Napoli, bbona salute E scialàteve!
raffaele bracale
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