LINGUINE PICCANTI AL SUGO DI
PUMMARULELLE
D’ ‘O PIENNOLO E PUPARUNCIELLE
‘E SCIUMMO
Nota
Eccovi
una gustosissima preparazione di fine estate che sposa ad un piccante
sughetto fatto con pomidorini del
Vesuvio, il gusto tipico dei puparuncielle
‘e sciummo fritti.
Nota
Con il termine puparuncielle d’’o sciummo =
peperoncini del fiume si intendono quei peperoncini verdi dolci o talora
piccanti che vengon coltivati, in
Campania, su terreni argillosi adiacenti i
greti dei fiumi donde il nome: la voce sciummo = fiume deriva
dal lat. flume(n ) con la tipica
mutazione partenopea del gruppo fl→sci
come altrove sciore←flore(m) etc.; la voce puparuncielle
s.vo neutro pl. di puparunciello = peperoncino è un
diminutivo del sostantivo puparuolo ottenuto aggiungendo alla
radice pupar un infisso espressivo unci
ed il consueto suffisso diminutivo ello;
il sostantivo puparuolo = peperone, etimologicamente è un’alterazione
fono-morfologica del lat. piper= pepe
(per il sapore leggermente piccante dei peperoni);
Pummarulelle d’’o piennolo (pomidorini d’ ‘o
piennolo)
‘o Piennulo= pendolo. È una sorta di resta formata
intrecciando i flessuosi lunghi piccioli dei pomidorini che sono sferici, pizzuti e piccoli, dolcissimi e sugosi. Questa resta
viene preparata nei mesi estivi e conservata per essere usata anche nei mesi
invernali, tenendola legata ai muri laterali di finestre o balconi delle cucine
napoletane; questi pomidorini vengono
prelevati volta a volta tirandoli via per strappo dalla resta. I pomodori d’’o piennolo si caratterizzano per il
loro sapore dolce e la consistenza polposa;essendone la buccia leggera e poco
consistente, questi pomidorini sono
ideali nella preparazione di salse a cottura veloce o con il pesce piú gustoso.
Rammento che queste gustosissime pummarulelle d’ ‘o
piennolo, soprattutto in provincia prendono anche il nome di cruanelle;
il s.vo sg. f.le cruanella vale rosseggiante,
di colore rosso fuoco con etimo dal
nominativo *cru(or)+an(o) +ella in cui son riconoscibili cruor=sangue/rosso fuoco - ano
suffisso di attinenza ( dal lat. aneu(s)→ano) per aggettivi, spesso anche sostantivati,e per sostantivi
derivati dal latino o lingue neolatine o formati direttamente in
napoletano ( ess.:pacchi-ano, trapp-ano, tort-ano etc. ) ed il suff. di voci
femminili ella suffisso alterativo di sostantivi e aggettivi, con valore
diminutivo e spesso vezzeggiativo.
p.s. qualora fosse impossibile procurarsi pomidorini del
piennulo, è possibile sostituirli con dei pomidorini pachino, ma non è la stessa cosa!
Ingredienti e dosi per sei persone
6 etti di linguine,
1 e mezzo bicchiere
di olio di oliva e.v. p.s. a f.,
3 spicchi d’aglio mondati e tritati finemente,
6 etti di pomidorini
d’’o piennolo, lavati asciugati, privati di picciolo e corona ed incisi
ortogonalmente a croce,
2 peperoncini piccanti privati del picciolo, lavati, asciugati ed
incisi longitudinalmente,
½ kg di peperoncini verdi di fiume, scapitozzati di picciolo e corona,
aperti longitudinalmente, privati dei semi, richiusi e ridotti a rondelle di un
cm. di spessore.
- Un gran ciuffo di basilico fresco, lavato, asciugato e spezzettato a mano;
– Sale fino o doppio e Pepe nero
macinato a fresco q.s.
procedimento
Si comincia con il friggere per cinque minuti in una padella di ferro
nero con mezzo bicchiere d’olio bollente le rondelle di peperoncini verdi di
fiume, scapitozzati di picciolo e corona, aperti longitudinalmente, privati dei
semi; a seguire approntare il sugo di
pomidorini nel modo che segue: mettere in una padella un bicchiere d'olio e l'aglio mondato e tagliato a fettine ed i peperoncini piccanti privati
del picciolo, lavati, asciugati ed incisi longitudinalmente. Appena
l'aglio comincerà ad imbiondire, aggiungere
i pomidorini lavati asciugati, privati di picciolo e corona ed incisi
ortogonalmente a croce, e schiacciarli con una forchetta;
fare cuocere per 1o minuti a calore forte,indi unire le
rondelle di peperoncini con il fondo di cottura, condire ad libitum con sale e pepe e continuare
la cottura del sugo per altri cinque minuti fino a che il sugo risulti
ben cotto ed aromatico; aggiungere il basilico spezzettato a mano e mantenere
in caldo. A questo punto occorre mettere a lessare la pasta in abbondante acqua ( pugno di sale
doppio) salata. Si scolano accuratamente le linguine e si versano nella padella
con il sugo rimestando a fondo per tre minuti a fiamma bassa. Indi si
impiattano e si servono calde di fornello queste gustosissime linguine piccanti
al sugo di pummarulelle d’ ‘o piennolo
e puparuncielle ‘e sciummo. Vini:
secchi e profunati bianchi campani ( Solopaca, Capri, Ischia,
Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mangia Napoli, bbona salute! E scialàteve!
raffaele bracale
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