A MARGINE DE IL
RADDOPPIAMENTO DELLE CONSONANTI
NELLA PARLATA NAPOLETANA
Rispondo qui di sèguito a chi mi à chiesto come regolarsi
nel caso della scrizione di una doppia iniziale quando il raddoppiamento
riguardi un nome proprio o un nome di un’entità che, per rispetto esiga
l’iniziale maiuscola. Un tempo ritenni che si dovesse vergare prima la
minuscola consonante raddoppiante e poi la maiuscola..., ma ad un piú attento
esame mi sono convinto che sia piú corretto dare la precedenza alla maiuscola
ed aggiungere poi la minuscola del raddoppiamento e ciò perché penso sia piú
giusto che il lettore colga d’acchito che ci si trova in presenza, come ò détto,
di un nome proprio o di un nome di
entità che esiga rispetto. Esemplifico: “Vaco a ttruvà a Ggiuanne”,ma “Cammino
a ppere”, “Priammo a Ddio”. M’auguro d’essere stato chiaro.
R.Bracale
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