MACCARONE SENZA PERTUSO.
Ad litteram: maccherone privo di foro. Con
l'espressione maccarone senza pertuso ci si riferisce ad un buono a nulla, un
incapace, un disadatto, un inadeguato,
uno non all’altezza, inabile, inesperto, inidoneo, maldestro e più precisamente ad un uomo impotente,
quasi che il suo "attrezzo"(inteso [per la forma]un maccherone fosse
sprovvisto di orifizio, cosa che non gli permetesse di eiaculare.
Maccarone s.vo neutro = maccherone pasta alimentare di
lungo formato e di trafila doppia,
provvisto per tutta la sua lunghezza di un ampio foro; quanto all’etimologia il termine maccarone deriverebbe, secondo
alcuni, dal greco makaría= piatto di fave e fiocchi di avena, piattoche però
d’acchito, come ognuno può arguire, non à nulla da spartire con i maccheroni
vuoi di farina, vuoi di semola, cosa che mi fa respingere l’ipotesi
etimologica; ugualmente è da respingere l’altra ipotesi che chiama in causa il
greco makariòs= beati o pasto funebre,
atteso che – per quanto ben cucinati o conditi – i maccheroni mai possono
attagliarsi al significato di beatitudine, che –lessico alla mano -
è:” lo stato di piena, perfetta e costante felicità, specialmente quella
delle anime elette in paradiso, conseguente al possesso del Sommo Bene” cosa
che – con ogni buona volontà –non si può
riferire ad o pretendere da un piatto di
pasta; a mio avviso perciò è molto piú
convincente l’etimologia che chiama in causa il
latino maccare = impastare e comprimere tenendo presente infatti che originariamente i maccarune[plurale
metafonetico di maccarone] della
latinità furono essenzialmente della
pasta casalinga ( sorta di gnocchi) ricavata dall’impasto di farina, sale ed
acqua; tale impasto veniva schiacciato
(maccatus) e tagliato in pezzetti poi compressi come accadeva anche (vedi
alibi) per i greco -napoletani
strangulaprievete .
Pertuso s.vo m.le buco, foro, pertugio; voce dal lat.
Pertusiu-m derivato di pertundere.
Raffaele Bracale
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