CHI TENE 'A CUMMERITÀ E NUN SE NE SERVE, NUN TROVA 'O PREVETE CA LL'ASSOLVE.
Ad litteram: Chi à una comodità e non se ne serve (cioè non la usa), non troverà un prete che possa assolverlo; id est: chi à l'opportunità di avvalersi di qualcosa /qualcuno(oggetto o persona) e non ne profitta, commette un cosí grave peccato che non potrà essere assolto e perdonato da alcun prete, fosse anche un penitenziere maggiore!
cummerità = comodità, ciò che è di nostro agio, piacere, servigio, utilità e simili, da un latino com= cum + modus= misura conservando per ragioni espressive il raddoppiamento della consonante m, raddoppiamento assente nell’taliano che à comodità;
serve = voce verbale di serví dal lat. servire, deriv. di servus 'schiavo'di per sé = essere alle dipendenze ma usato in forma riflessiva (servirse(ne)) vale usarne
prevete= prete, sacerdote dal latino prèsbiter→prèbite→prèvite→prèvete
penitenziere (maggiore) =sacerdote che nelle chiese cattedrali à la delega, da parte del vescovo, di assolvere i peccati di particolare gravità
penitenziere maggiore, il cardinale preposto alla penitenzieria apostolica.
etimo: ambedue denominali di penitenza che è dal lat. paenitentia(m), deriv. di paenitìre 'pentirsi'
assolve = voce verbale di assolvere = prosciogliere, liberare che è dal lat. absolvere, comp. di ab da e solvere sciogliere.
raffaele bracale
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