PAROLE DESUETE, MA ICASTICHE
Qui di seguito su richiesta del carissimo amico S.C. (i
consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali
di nome e cognome) tratto una lista di parole desuete, ma – a mio parere –
icastiche. Eccole elencate e cominciamo:
Spuntone s,vo m.le = 1. robusta
punta di legno acuminata usata per forare il terreno,
2. sporgenza acuminata di una roccia che serve da appiglio
agli alpinisti nelle scalate
3. antica arma costituita da una lunga asta con punta corta
e robusta
4.fuso.
Voce dal lat. tardo
pŭncta(m) deriv. di pungĕre con prostesi di una S intensiva e suffisso
accrescitivo one
Affechienza/Affechienzia s.vo
f.le affezione, attaccamento cordiale. Voce formata sul lat. affectio
addizionato del suff. poetico enza/enzia dal lat. entia.
Astemo s.vo m.le vestigio,
traccia, segno voce deverbale del lat. aestimare
Bernaguallà s.vo
f.le esattamente schiava giovane poi semplicente schiava. Voce dal lat. verna +
guallà per gualià [dall’iberico guayar]
Adarchia s.vo f.le =
modestia,mitezza,mansuetudine,placidezza; etimologicamente piú che al greco
adàrkeia occorre riferirsi al greco ataraxsia.
Arrecentà voce verbale infinito;
il significato spazia dal sciacquare i panni all’adornare una persona; l’etimo
è dal lat recentare costruito sull’agg.vo recens= fresco cosa che spiega il
collegamento semantico tra il risciacquare i panni e l’adornare una persona .
Scurriato s.vo m.le frusta,
sferza di cuio, lunga correggia, staffile; voce dal lat. (virga-m) excorrigiata-m.
Scassià voce verbale infinito;
agitare scuotere rumorosamente con particolare riferimento alla frusta usata
per incitare i cavalli; voce dal lat. s [intensiva] + quassare (frequentativo
di quatere).
Vesdino agg.vo m.le selvaggio,
ferino, feroce,brutale; voce dal lat. bestinu-m.
Sciammuottolo s.vo
m.le contratto, accordo, patto, baratto
ma piú spesso e piú esattamente vale affaruccio,piccolo scambio illecito;
etimologicamente è voce derivata da una S intensiva + lat. tardo cambiāre, [di
orig. gallica] addizionato del suff. otto [dal lat.ittus] (che serve a
sfumare il significato della voce cui è unito) e del suff. diminutivo olo [dal
lat. olus].
Jazzo s.vo m.le im primis il
recinto all’aperto dove di notte riposano bovini o ovini al pascolo, poi – per
sineddoche- il gregge di pecore; cove dal lat. medievale giaccĭum derivato di
iacĕo.
Sópia-sópia
locuzione avverbiale che vale piano piano lentamente; voce forgiata sull’iterazione
lat. sopio [ind. pr.di sopire =sedare,addormentare
]nell’inteso che chi è assopito è quasi costretto ad agire e/o procede
lentamente, stancamente, a rilento.
Loppeca s.vo f.le capigliatura
ricca ma scompigliata ed arruffata; voce
da un lat. med. faluppa[=paglia] con aferesi sillabica e suffisso atono
ica>eca.
Arresenuto voce
verbale part. pass. m.le dell’inf. arresení = arrugginito,impoverito,
immiserito; verbo marcato sul greco (è)reusa aoristo di ereùthō attraverso un
adattamento latino ad +reusa.
Cummerzà voce verbale infinito
= conversare, dialogare,discorrere; voce dal lat conversàri con tipica
evoluzione nv>mv>mm.
Rechippo s.vo m.le= in
primis rattoppo, rammendo ed
estensivamente raggiro; voce ottenuta
per metatesi sul diminutivo lat. rappacula>raclappa>rachiappa>rachippo→rechippo
E qui termina l’elenco delle voci che l’amico mi à proposto
Mi sembra che le abbia esaminate tutte e che non ci sia altro da aggiungere per cui faccio
punto fermo augurandomi d’aver contentato l’amico S.C. e chi forte dovesse
essersi imbattuto in queste paginette.
Raffaele Bracale
Nessun commento:
Posta un commento