PASTA E CCUCOZZA
[minestra
di pasta e zucca.]
NOTA
Un
tempo – quando le stagioni erano affidabili e facevano il loro mestiere… - la
zucca era un prodotto di tarda primavera ed estate piena; oggi la zucca è
prodotta anche d’autunno ed inverno (magari non in campo aperto, ma in serra)
ed accontendandosi di quel che passa il convento è reperibile tutto
l’anno.
*cucozza
(con derivazione dall’acc. tardo latino
cucutia(m))= zucca
Ingredienti e dosi per sei persone
5 etti di pasta mista,
5 etti di polpa di cucozza chiena napulitana (zucca
gialla napoletana) al netto di semi e buccia,
1 bicchiere d’olio d’oliva e.v.p.s. a f.,
2 spicchi d’aglio di cui uno in camicia, schiacciato sotto l’ampia lama di un coltello
e l’altro mondato e finemente tritato assieme ad
1 ciuffo di prezzemolo lavato ed asciugato
(in centrifuga o facendolo roteare avvolto in un candido di bucato canevaccio di tela),
1 peperoncino piccante, lavato asciugato,
privato di picciolo e corona e tritato grossolanamente,
pepe nero macinato a fresco q.s.
sale fino alle erbe q.s.
acqua bollente q.b.
Procedimento
Lavare, asciugare, scorzare, privare dei semi
e
ridurre la zucca in cubetti da 1 cm. di lato;
Versare in una capace pentola il bicchiere d’olio e rosolarvi, a fiamma
vivace l’aglio in camicia schiacciato sotto l’ampia lama di un coltello assieme
al peperoncino piccante, lavato asciugato, privato di picciolo e corona e
tritato grossolanamente; quando il
tutto è ben imbiondito, tirar via
l’aglio, mettere tutti i cubetti di zucca insieme ad una
ramaiolata d’acqua bollente e portare a cottura fino a che la zucca risulti
quasi disfatta;rimestare, aggiustare di sale, allungare con poca altra acqua
bollente, alzare la fiamma, far riprendere bollore e calare la pasta,
portandola a cottura con successive ramaiolate d’acqua bollente; a cottura
ultimata (la preparazione non deve risultare eccessivamente asciutta!)
rimestare accuratamente, aggiustare di sale, cospargere con tutto il prezzemelo
e l’aglio tritati ed impiattare, spruzzando di pepe nero macinato al momento,
per goderne di tutto il profumo!
Vini: secchi e profumati bianchi campani ( Solopaca,
Capri, Ischia, Falanghina, Fiano,
Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mangia
Napoli, bbona salute! E scialàteve!
raffaele
bracale
Nessun commento:
Posta un commento