venerdì 15 febbraio 2019

PASTOTTO TERRA E MARE


PASTOTTO TERRA E MARE
Nota linguistica:
. pastotto neologismo da me ideato derivandolo  da pasta marcato ad imitazione del termine risotto voce originaria lombarda derivata da riso;
con la voce pastotto indico una particolare minestra di  pasta che viene cotta nel brodo, destinato a essere completamente assorbito nel corso della cottura, e che può essere condita in vario modo;

Dosi per 6 persone
6 etti di avemarie (tubetti medio-piccoli)rigate ,
1kg e ½ di vongole veraci (quelle con doppio sifone)
3 piccole  zucchine verdi e sode.
2 pomidori tipo Roma o Sanmarzano,  rossi e maturi sbollentati e pelati,
1 aglio mondato e schiacciato,
1 grossa cipolla dorata,
1 carota,
1 ciuffo di prezzemolo lavato asciugato e tritato finemente,
2 coste di sedano bianco mondate dei filamenti,lavate asciugate e divese in pezzi di 3 cm.,
2 foglie di alloro,
1 rametto di piperna,
6 chiodi di garofano,
Un secondo  ciuffo di prezzemolo lavato asciugato e tritato finemente assieme ad uno spicchio d’aglio mondato,
1 bicchiere e ½ di olio d’oliva e.v.
50 gr. di sugna,
1 bicchiere di vino bianco secco,
sale fino e pepe decorticato q.s.
Procedimento
Mettere al fuoco una pentola colma di 3 lt. di acqua fredda.Mondare la cipolla, dividerla in quattro parti e metterne tre nella pentola con l’acqua assieme alla carota grattata, lavata e tagliata verticalmente in quattro parti, le coste di sedano tagliate in grossi pezzi, e tutte le altre erbe ed odori,  ½ bicchiere d’olio; salare e pepare ad libitum  ed in circa 1 ora  approntare un buon brodo vegetale; con un colino separare il brodo ed eleminare le verdure; in metà del brodo decantato (tenendone da parte un  mestolo) mettere a lessare le avemarie(14’), avendo cura di tenere la pentola scoperta affinché la pasta alla fine risulti piuttosto asciutta;una volta lessata, trasferirla in una padella dove  a mezza fiamma va mantecata con la sugna e metterla da parte.
Affettare le zucchine (lavate e spuntate) in rondelle da ½ cm. di spessore e stufarle con mezza cipolla tritata in ½ bicchiere d’olio.Alla fine spezzettarvi dentro i pomidoro, ed allungare con un po’ di brodo aggiustando di sale e pepe.
Frattanto in un’altra ampia padella porre le vongole ben lavate, unirvi  l’aglio schiacciato, ½ bicchiere d’olio ed il vino; incoperchiare ed alzare la fiamma in modo che le vongole si aprano; alla fine prelevare dalle valve le vongole  e porle in una scodella coprendole con il loro sugo di apertura filtrato con un colino di garza fitta.Unire le vongole con le zucchine stufate, aggiungere le avemarie mantecate ed a mezza fiamma, rimestare aggiungendo pepe nero macinato a fresco e spruzzando con il trito d’aglio e prezzemolo; se il pastotto dovesse risultare troppo asciutto (ma non dovrebbe…) bagnare con una mezza ramaiolata del brodo  tenuto da parte prima di lessare la pasta.
Impiattare e servire ben caldo di fornello in tavola cospargendo le porzioni con il trito di prezzemolo ed aglio e generosamente di pepe decorticato .
Vini:  secchi e profunati bianchi campani ( Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mangia Napoli, bbona salute e scialàteve!
raffaele bracale




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