PERCIATIELLE
ALLA CHIUMMENZANA
Si tratta di un tipico piatto originario dell’isola di Capri
ed in uso tra i pescatori isolani.
Prima di enunciare la ricetta con gli ingredienti ed il modo di prepararla, soffermiamoci su
qualche parola:
1- perciatielle sono, per cosí dire, (con
derivazione dal verbo percià dall’ant. fr. percier= bucare), i bucatini
napoletani che sono di calibro leggermente piú doppio dei tradizionali bucatini
in uso in tutto lo stivale.
2 - L’espressione alla chiummenzana sta per alla maniera della chiummenza; quest’ultima
è un ampliamento dispregiativo nell’ uso parlato della voce chiorma che letteralmente vale ciurma; ma mentre con la
voce chiorma si indicò la ciurma in mare, con chiummenza
si intese la ciurma a terra in
attesa di chiamata d’imbarco e tale ciurma a terra diede il nome alla ricetta
in esame, in quanto fu la ciurma a terra quella cui era possibile procurarsi gli
ingredienti per preparare la ricetta: la ciurma in mare si doveva contentare di
gallette secche e carne o pesce salati, non potendosi consentire il lusso di
tirarsi dietro per piú e piú giorni di navigazione e/o pesca
ingredienti deperibili o di difficile conservazione; torniamo a
chiorma s. f. desunto dal gr. kéleusma "comando;
voce o battuta cadenzata per i rematori, adunata” attraverso un probabile lat.
volg. *clurima sempre marcato appunto
sul class. greco kéleusma nel
significato di adunata); partendo da chiorma
si perviene per assimilazione
regressiva a chiomma donde con
l’aggiunta di enza (suff. originariamente per voci di concetto astratto, applicato poi – per
scambio con anza - a voci collettive, ma di sapore dispregiativo ) si arriva a chiummenza→chiummenzana.
La Chiorma
come ò détto corrisponde alla voce
ciurma (adunanza dei marinai di un naviglio o di pescatori di una
cosiddetta paranza ( grossa barca a
vela ed estensivamente squadra di soggetti (qui pescatori e/o marinai), altrove
operai o facchini chiamati a lavorare in un àmbito circoscritto a contatto di
gomito) la ciurma s. f.
dal lat. ✻clusma,
✻cleusma
per celeusma,
dal gr. kéleusma
"comando; voce o battuta cadenzata per i rematori"] indicò (ant.) Il complesso dei
rematori d'una galera, che erano schiavi o forzati o volontari prezzolati. 2. a) (spreg.) Il basso
equipaggio d'una nave mercantile. b)
(mest.) Il
personale delle tonnare, sia a bordo (c.
di mare), sia a terra (c.
di terra). 3.
(estens.) a) Moltitudine di
gente vile; ciurmaglia. b)
(scherz.) Gruppo
chiassoso di persone.
Ciò détto passiamo alla vera e propria ricetta;
ingredienti e dosi per 6 persone:
6 etti di perciatelli spezzettati in pezzi da 4 o 5 cm.,
500
gr. di pomidoro freschi tipo Roma o Sanmarzano
lavati, sbollentati e pelati o in alternativa una scatola di pomidoro
pelati privati del liquido di conserva,- 1 bicchiere e mezzo di olio d'oliva e.v.
- 3 spicchi d'aglio mondati e finemente tritati,
- ½ etto di capperini dissalati e lavati,
- 1 Peperoncino fresco
- 1 cucchiaio diOrigano secco
- Prezzemolo tritato finemente q.s.
- Sale doppio un pugno,
Sale fino e pepe nero q.s.
PREPARAZIONE
Mettere in una padella l'olio d'oliva, l'aglio tritato ed il peperoncino inciso, senza dividerlo, longitudinalmente. Lasciar imbiondire l'aglio, poi aggiungervi pomidoro pelati e schiacciarli con una forchetta, aggiungere il cucchiaio di origano, il sale fino, i capperini e lasciare cuocere per 20 minuti.Nel frattempo lessare in molta (8 litri) acqua salata (pugno di sale doppio) i perciatelli spezzettati. Appena la pasta è cotta al dente, prelevarla con una schiumarola e versarla nel sugo, saltarla per alcuni minuti in padella; spegnere il fuoco ed aggiungere un ciuffo di prezzemolo fresco finemente tritato. Rimestare accuratamente ed impiattare cospargendo generosamente le porzioni di pepe nero. Vini: secchi e profunati bianchi campani ( Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mettere in una padella l'olio d'oliva, l'aglio tritato ed il peperoncino inciso, senza dividerlo, longitudinalmente. Lasciar imbiondire l'aglio, poi aggiungervi pomidoro pelati e schiacciarli con una forchetta, aggiungere il cucchiaio di origano, il sale fino, i capperini e lasciare cuocere per 20 minuti.Nel frattempo lessare in molta (8 litri) acqua salata (pugno di sale doppio) i perciatelli spezzettati. Appena la pasta è cotta al dente, prelevarla con una schiumarola e versarla nel sugo, saltarla per alcuni minuti in padella; spegnere il fuoco ed aggiungere un ciuffo di prezzemolo fresco finemente tritato. Rimestare accuratamente ed impiattare cospargendo generosamente le porzioni di pepe nero. Vini: secchi e profunati bianchi campani ( Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mangiano Capri e Napoli, bbona salute! e diciteme: Grazie!
raffaele bracale
Nessun commento:
Posta un commento