giovedì 30 gennaio 2020

CACIARA & altro.


CACIARA & altro.

Ò ricevuto via e-mail, da una cortese frequentatrice  del sito dell’amico prof. Roberto Andria, richiesta circa le seguenti  voci; rispondo sperando d’essere esauriente:
1) caciara è una voce regionale romanesca che nel significato di chiasso, cagnara  riproduce il termine originario che è caciaia: locale dove si ripone e si fa stagionare il cacio tra il vocío ed il frastuono degli operai che vi lavorano;
2) frappé: è una  voce originaria  francese.; propr. part. pass. di frapper 'colpire, battere' usata per indicare  una bevanda frullata a base di latte con aggiunta di ghiaccio tritato;
3) tarocco : è una  voce,forse dal francese taroté= punteggiato usata  originariamente per indicar  ciascuna delle 22 carte figurate che, unite alle altre 56 carte, 14 per ogni seme (denari, spade, bastoni e coppe), formano il mazzo del gioco dei tarocchi; le carte figurate dei tarocchi sono dipinte su di un fondo dorato finemente punteggiato donde il nome; successivamente la parola tarocco  è stata usata per indicare anche un famoso tipo di arancia di produzione siciliana, e probabilmente tale arancia ( essa deriva dall’arancia  sanguinello,  si originò  nei primi anni del 1900 nei pressi di Francofonte (SR), matura da fine Dicembre ed ogni frutto  raggiunge tranquillamente i 250 grammi; à  forma rotondeggiante ed obovoidale con buccia di medio spessore caratteristica per gli arrossamenti su oltre la metà della superficie;  la polpa è di colore arancio con pigmentazioni puntiformi rossastre più o meno intense).  prende il nome di tarocco proprio per la puntiforme pigmentazione interna della polpa; anche una merce  falsificata,  riprodotta alla bella e meglio su quella originale, nell’uso comune viene detta tarocco o taroccata e ciò  probabilmente perché nel giuoco del tarocco talvolta un giocatore che non à carte del medesimo seme di quello giocato, si adatta a rispondere con un tarocco (intesa carta sostitutiva o  falsa).
Ò avuto richiesta poi circa una presunta voce: scignizzo,(voce sconosciuta che non ò trovato in alcun repertorio centro-meridionale, men che meno settentrionale );  penso perciò  che la gentile richiedente volesse dire: 4)scugnizzo voce napoletana deverbale del latino excuneare = sbreccare, spaccare etc. perché gli scugnizzi napoletani (monelli partenopei) erano abilissimi nel giuoco dello strummolo(trottolinea lignea dal grecostrombos  donde il  latino strumbus→strummus)a sbreccare quelli degli avversari perdenti;
5)tiretto con derivazione dal  Lat. volg. *tirare, forse alterazione del class. trahere 'trarre' è voce regionale usata per indicare il cassetto che, per essere aperto, dev’esser tirato;
6)balera  è una voce popolare settentrionale derivante dal lombardo balèr 'ballare' per indicare un locale popolare da ballo o anche la  pista da ballo all'aperto;
7)pelandrone  è voce popolare e familiare per lo più settentrionale, che vale:  scansafatiche, fannullone. con derivazione forse di origine germanica;
8)fiacca  è voce popolare che indica spossatezza, stanchezza, svogliatezza; lentezza negli atti o nelle parole: avere la fiacca ,  battere la fiacca, fare le cose svogliatamente e lentamente. il sostantivo è un derivato dell’aggettivo fiacco = spossato, stanco, lento e svogliato con derivazione  dal latino flaccu(m).
Raffaele Bracale 27/11/06

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