ROSECA,
RO’ FAVE NOVE!
Ad litteram l’espressione in epigrafe che va resa con:
“Rosicchia, fave novelle” fu il grido con cui
olim nei mesi primaverili, il
venditore girovago di fave fresche invitava i probabili avventori perché
acquistassero le fave che erano il prodotto stagionale; successivamente quel
grido/invito fu preso in prestito ed usato ironicamente in tutt’altra accezione
in quanto rivolto a dileggio soprattutto
di una donna adusa a sparlare del prossimo dimostrandosi una malalingua, maldicente, calunniatrice,
linguaccia.
Roseca voce verbale [ 2ª p.sg.imperativo dell’infinito
rusecà che usato in forma tr. vale rodere, rosicchiare ed in forma intr. sparlare,borbottare,
dir male [di qualcuno]; etimologicamente rusecà è dal lat. rosicare
frequentativo di rodĕre.
Satis est.
Brak
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