giovedì 20 agosto 2020

CU ‘O TIEMPO E CCU ‘A PAGLIA AMMATURANO SOVERE E CCANAGLIA!

 

CU ‘O TIEMPO E CCU ‘A PAGLIA AMMATURANO SOVERE E CCANAGLIA!

Il  caro amico S. C. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) a  chiedermi via e-mail di chiarirgli  significato  della espressione partenopea   in epigrafe ed in particolare cosa mai possa mettere in relazione ‘e ssovere e la canaglia.

Gli ò cosí risposto:

Premesso che d’acchito è la rima in “aglia” a legare i sostantivi “paglia” e “canaglia”, c’è tuttavia, caro amico un nesso ben piú significativo a fare da collante tra le due parole dell’espressione piú che datata in esame e mi spiego: come forse saprai con la voce “canaglia”[etimologicamente dall’iberico canalla derivato di cane-m] si intende  un individuo malvagio, delinquente, furfante, birbante e temporibus illis tali soggetti finivano in galera piú che non oggi e con la voce sovera si identificano i frutti del sorbo, deverbale del lat.: sorbere→sobere→sòvere in quanto frutti succosi e se maturi, quasi da suggere); orbene tali frutti, raccolti tra settembre ed ottobre  non ancóra eduli, vengon posti su di un letto di paglia dove giungono a maturazione dopo un tempo di circa tre mesi; analogamente i soggetti classificati sotto il termine “canaglia”una volta incarcerati  ànno, o meglio avevano  tutto il tempo che dura/durava la loro condanna, stando nelle loro celle sui pagliericci riempiti di paglia  di riflettere sui loro misfatti e di maturare [cioè di comprendere quanto sia e sia stato errato il loro comportamento e magari di emendarsi.]E questo è  il nesso che fa da collante tra le due parole dell’espressione di cui mi ài chiesto ed il fatto che si parli di pagliericci  è la riprova della datazione della locuzione atteso che oggi nelle celle delle carceri d’oggidí i materassi son certamente piú confortevoli!

 E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico S.C. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente  chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.

 Raffaele Bracale

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