ESSERE ‘E DINTO, ESSERE ‘E ‘MIEZO, ESSERE ‘E
FORA.
Ad litteram: Essere di dentro, essere di
mezzo, esser di fuori. Tipiche espressioni cittadine partenopee usate
volta a volta con riferimento a soggetto
proveniente da un ben determinato luogo della città; con esser di dentro
ci si riferisce a persona proveniente da
un rione interno , quasi sempre del centro storico della città inteso quasi
come un enclave circoscritto da altri
rioni/quartieri ed è la ragione che induce a connaturare quell’enclave con
l’uso dell’avverbio dinto (dentro); nel caso invece ci si riferisca a
persona proveniente non da un rione interno, ma da un luogo aperto,
come una piazza ,oppure una strada ampia e spaziosa ecco che s’usa
l’espressione essere ‘e ‘miezo (di mezzo); quando infine ci si riferisca a
persona proveniente rione/quartiere
esterno della città, quasi limitrofo del
mare cittadino, si usa l’espressione essere
‘e fora (di fuori).Per cui, esemplificando,avremo: essere ‘e dint’â
Sanità,essere ‘e ‘miezo Furia, ‘e miezo Carlo Terzo, essere ‘e fora â Marina.
Rammento
a margine che oggidí riferendosi a persone provenienti dal Vomero o dai
Quartieri spagnoli a monte di Toledo, si usa l’espressione: essere rrobba ‘e
copp’ê Quartiere, ‘e copp’ô Vommero, mentre un tempo fu espressione usata solo
in riferimento a persona originaria dei Quartieri, mentre per chi provenisse
dal Vomero s’usò dire essere rrobba ‘e ‘mez’ê vruoccole nell’inteso che il
Vomero era tutta aperta campagna coltivata a broccoli ed affini e non ancóra il
quartiere residenziale che poi sarebbe diventato.
Per certo, concludendo, si tratta di espressioni usate in
ambito cittadino, ma non è dato sapere, o almeno non ne ò contezza, se anche in
ambito provinciale siano usate.
R.Bracale Brak
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