MAR’ A CCHI À DDA AVÉ E VVIATO A CCHI À DDA DÀ
Con la locuzione in epigrafe che in italiano suona:”Povero
chi deve avere e beato colui che deve dare!” si pone l’accento sul fatto che la
corretta stima delle situazioni reali,
al di là di quanto a tutta prima potrebbe sembrare,ci dice che nella vita tra creditore e debitore il reale
povero non è il secondo, ma il primo che è alla mercede del debitore [che à già
ricevuto qualcosa] e ne sta godendo i frutti, mentre il creditore non sa se e
quando il debitore restituirà l’avuto ed i relativi interessi.
Brak
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