domenica 8 gennaio 2017

VARIE 17/32

1.ASCIRSENE COMME A CCICERE ‘NCOPP’Â CUCCHIARA. Ad litteram: Venir fuori come cece su di un cucchiaio. Id est: Chiamarsi fuori,straniarsi, allontanarsi, rendersi estraneo da ciò cui prima si era legati; sfuggire alle proprie responsabilità, quasi come, iperbolicamente, un cece che facente parte in origine, in compagnia con della pasta di una minestra non intendesse piú restarvi e fattosi prelevare da solo ne venisse fuori abbandonando la compagna di minestra. Espressione usata sarcasticamente proprio nei confronti di coloro che usano sottrarsi ai proprî oneri e/o impegni allontanandosene e distogliendosene, per non esser chiamati a rispondere dell’operato. 2.ASPETTÀ CU LL’OVE 'MPIETTO. Letteralmente: attendere con le uova in petto. Id est: attendere spasmodicamente, con impazienza, preoccupazione... L'espressione viene usata quando si voglia sottolineare la spasmodicità dell'attesa di un qualsivoglia avvenimento. E prende le mosse dall'uso invalso in certe campagne del napoletano, allorché le contadine, accortesi che la chioccia, per sopraggiunti problemi fisici, non portava a termine la cova, si sostituivano ad essa e si ponevano tra le mammelle le uova per completare con il loro calore l'operazione cominciata dalla chioccia. 3.ASSECCÀ ‘O MARE CU ‘A CUCCIULELLA Ad litteram: prosciugare il mare servendosi della minuscola valva di una arsella Locuzione che, come la precedente significa: tentare un’impresa disperata, qui con l’aggravante di voler conseguire una cosa inutile oltreché impossibile: nessuno riuscirebbe, anche avendo a disposizione grandissimi mezzi, a vuotare il mare. 4.ASTIPATE 'O MILO PE CQUANNO TE VÈNE SETE. Letteralmente: Conserva la mela, per quando avrai sete. Id est: Non bisogna essere impazienti; non si deve reagire subito sia pure a cattive azioni ricevute;insomma la vendetta è un piatto da servire freddo, allorché se ne avvertirà maggiormente la necessità. 5.ASTIPATE 'O PIEZZO JANCO PE CQUANNO VENENO 'E JUORNE NIRE. Ad litteram: conserva il pezzo bianco per quando verranno le giornate nere. Id est: cerca di comportarti come una formica; ‘o piezzo janco è letteralmente il pezzo bianco e cioè la grossa moneta d’argento (scudo/ducato) anticamente detta appunto piezzo oppure pezza; non dilapidare tutto quel che ài: cerca di tener da parte sia pure un solo scudo d'argento (pezzo bianco) di cui potrai servirti quando verranno le giornate di miseria e bisogno. Brak

Nessun commento: