METTERE o MENÀ ‘INT’Ô STIPO
‘RANNE.
Ancóra
una volta rispondo al caro amico R. R. (i consueti problemi di
riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e
cognome) che mi à chiesto
per le vie brevi di chiarirgli significato e portata dell’ espressione
partenopea in epigrafe. Gli ò cosí
risposto: L’espressione di cui mi chiedi, datata, ma ancóra usatissima nacque
nella città bassa con il significato letterale di: “Mettere o Buttare
nell’armadio grande” e con quello sottinteso di “Gettare, lasciar cadere a
terra” e fu locuzione nata quale presa in giro, dileggio o derisione di ogni massaia sciatta, negligente
quando non svogliata e menefreghista la
quale nello svolgere i lavori domestichi lo faccia con tale imperizia, incapacità, incompetenza, inadeguatezza, inettitudine accompagnate da ignavia,
indolenza, neghittosità, negligenza,
pigrizia e svogliataggine da non
prestarvi alcuna attenzione facendo cascare utensili ed oggetti in terra senza curarsi se si rompano o sporchino; ad
una siffatta donna le si potrebbe chiedere in modo canzonatorio: “Ma non ti
rendi conto che ài lasciato cadere in terra tutto ciò che ti è passato tra le
mani...o ritieni di aver posto il tutto nel grande armadio di casa?...”
E qui penso di poter far punto convinto
d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico R.R. ed interessato qualcun
altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente chi dovesse imbattersi in queste
paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
Nessun commento:
Posta un commento