SBREVUGNÀ
Il caro amico A. R. (i consueti problemi di riservatezza
mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) di spendere
qualche parola per illustrare significato e portata della parola napoletana in
epigrafe. Gli ò cosí risposto: L’antico verbo di cui mi chiedi, spessissimo
usato al participio passato sbrevugnat/a come sinonimo di
sbetuperato/a,smerdiato/a ed estensivamente anche scrianzato/a, scustumato/a è un verbo usato
in napoletano per rendere l’italiano svergonare, disvelare qualcosa di segreto
al fine di sconfessare, squalificare,sbugiardare qualcuno/a che menta
spudoratamente, nella speranza che quel/la qualcuno/a ne provi rossore; il
verbo napoletano etimologicamente deriva
da un prefisso intensivo S- + il lat. verecundiare per il tramite di uno
*sbregunniare>sbreunniare>sbre-v-ugnare [con nj>gn e suono di
transizione –v- in sostituzione della –g- caduta ed è un verbo che
icasticamente pone l’accento sulla funzione correttiva di chi svergoni,
squalifichi o addirittura tradisca il bugiardo, inducendolo al pentimento.
E qui penso di poter far punto convinto
d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico A. R. ed interessato qualcun altro dei miei
ventiquattro lettori e piú genericamente
chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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