“FRATE ‘E PRIEVETE, NEPUTE ‘E PRIEVETE NEMICE ‘E CRISTO”
Questa volta è stato il
caro amico S. C. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad
indicare solo le iniziali di nome e cognome) a
chiedermi via e-mail di chiarirgli
significato e portata dell’espressione partenopea in epigrafe. Gli ò cosí risposto:
Pur trattandosi di
un’espressione datata è quasi del tutto desueta e la si puó cogliere pressoché
solo sulle labbra dei napoletani d’antan. Eppure si tratta di locuzione sapida,interessante
ed antichissima, risalente com’è ai
princípi del 1500 e non mi spiego come mai non la si usi ancóra, magari
in senso estensivo e non soltanto nei riguardi del clero e della relativa
parentela. Parliamone; ad litteram essa
vale: fratelli di preti, nipoti
di sacerdoti,nemici di Cristo e nacque, come già ò accennato ai primordi
del 1500, dalla disincantata osservazione della realtà per sottolineare che non
è sufficiente essere fratelli o nipoti di consacrati per essere innamorati,
sostenitori, fautori, simpatizzantI o seguaci di Cristo, ma spesso se ne è
avversari,a volte ostili ed addirittura
rivali come nel caso di quei Cesare Borgia [(Subiaco, 13 settembre 1475 –† Biana,
12 marzo 1507), nobile, cardinale e
condottiero italiano] e Lucrezia Borgia[(Subiaco, 18 aprile 1480 –† Ferrara, 24
giugno 1519),soggetti ambedue dalle vite burrascosa, macchiate di violenze ed
omicidi, figli illegittimi del cardinale Roderic Llançol de Borja (piú
tardi divenuto papa Alessandro VI [(Xàtiva, 1 gennaio 1431 – †Roma, 18 agosto
1503), 214º papa della Chiesa cattolica
dal 1492 alla morte]); dagli esempi sullodati, in àmbito chiesastico napoletano
cinquecentesco,se ne dedusse che pur nulla vietando che congiunti di preti
fóssero individui pii, religiosi, credenti, osservanti, buoni, giusti, pietosi,
caritatevoli e forse anche consacrati alla medesima stregua dei consanguinei,
il piú delle volte [donde la generalizzazione] capitava l’esatto contrario; va
da sé che l’espressione venne usata ed tuttora lo si potrebbe fare in modo
estensivo in riferimento ai congiunti di politici e/o professionisti, congiunti
che, benché lo facciano non son tagliati per seguire le orme dei familiari
fossero pure i genitori! E qui
penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto
l’amico S.C. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú
genericamente chi dovesse imbattersi in
questa paginetta.Satis est.
Raffaele Bracale
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