PÍUSCE,PÍUSCE
Mi è stato chiesto, via e-mail, dal
caro amico R. C. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad
indicare solo le iniziali di nome e cognome) di spendere qualche parola per
illustrare uso,significato ed origine della locuzione in epigrafe che non à
trovato in nessuno dei calepini dell’idioma napoletano. Gli ò cosí risposto:
R.
carissimo,come ricorderai,
l’espressione “Píusce, Píusce fu usata
usata un tempo dai ragazzini a dileggio d’ogni coetaneo che errasse nel rispondere ad una domanda
essa etimologicamente fu null’altro che un adattamento corruttivo della reiterazione [al fine di
rafforzarlo]del termine pívezo/píuzo [
dal basso latino:pélsu(m)→ pilsu(m) ]che
indicò il bastoncino usato nel gioco
della lippa[da noi: mazza e ppívezo] per esser scagliato lontano dalla mazza e
semanticamente venne usato nella
terminologia dei ragazzini a dileggio dei coetani che errassero per significare
che gli erranti erano corti al pari del legnetto usato, ma di comprendoni e pertanto non sapevano
rispondere.
E qui penso di
poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico R. C. ed interessato qualcun altro dei miei
ventiquattro lettori e piú genericamente
chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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