SCHIATTAMUORTO
Questa volta su richiesta dell’amico B.S. (al solito,
motivi di riservatezza mi impongono di
riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per
sollecitar ricerche) mi interesserò della voce in epigrafe, cosa che a tutta
prima può sembrare macabra, ma penso risulterà interessante per chi avrà la
bontà di leggere quanto scriverò. Ciò premesso principio: la voce in esame è
quella usata per rendere in napoletano le voci italiane beccamorto, becchino
che designano indifferentemente sia
l’addetto al trasporto [propriamente “necroforo” ] che l’incaricato alla sepoltura dei morti, l’affossatore.
Orbene mette conto di precisare che le voci dell’italiano beccamorto e becchino risultano, ad un attento esame meno
precise ed etimologicamente e semanticamente corrette; infatti sia beccamorto che becchino sono dei deverbali di beccare
stranamente inteso sinonimo di prendere come se l’affossatore piluccasse con un
becco [che non à…] il morto. Quanto piú preciso, fedele, veritiero,
puntuale, rigoroso, regolare,
ineccepibile il sostantivo napoletano in epigrafe che etimologicamente
deriva dall’agglutinazione di schiatta [voce verb. 3ª p. sg. ind. pr.
dell’infinito schiattà [di origine onomatopeica] + il sostantivo muorto [dal
lat. mort[u]u-m]. Ò parlato di rigorosità e puntualità del sostantivo
napoletano che in effetti nella sua formazione ripete esattamente l’azione che
facevano temporibus illis gli affossatori napoletani del I e II secolo quando i
cadaveri venivano seppelliti nelle catacombe; essi infatti ponevano a sedere le salme su appositi
scolatoi cioè approntate vaschette di
pietra(détte:cantarelle) dove la salma cedeva, per gravità, attraverso un sistema di canaletti le proprie
secrezioni umorali,fino a che una volta
essiccata,non fósse pronta per
l’inumazione o l’imbalsamazione. [cfr. alibi “puozze sculà”] e quasi sempre gli
affossatori, per affrettare lo scolo provvedevano a forare con uno stiletto le salme, quasi crepandole come
otri.
Mi pare non ci sia altro da dire e penso di poter far punto convinto d’avere
esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico B.S. ed interessato qualcun altro dei
miei ventiquattro lettori e piú genericamente
chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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