lunedì 9 marzo 2020

LLE PRORE ‘O NASO


LLE PRORE ‘O NASO
Ancóra  una  volta tenterò di dare adeguata risposta ad un  quesito dell’amico F.T. (al solito, motivi di riservatezza mi impongono di  riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) che mi à chiesto di mettere a fuoco portata, significato e valenza dell’antica espressione in epigrafe, molto usata un tempo e che ancóra si puó cogliere sulle labbra dei napoletani d’antan.
L’espressione da tradursi: Gli prude il naso  fu usata
in riferimento  ad  un cattivo soggetto, aduso a ricorrere a sotterfugi, e dal quale è bene tenersi alla larga per non esser coinvolti in azioni disdicevoli. Si tratta di una locuzione molto datata alla cui  base  c’è una aneddoto che aveva quale protagonista un amante o un ladro che colto in flagrante fu costretto a  nascondersi in un fienile; l’allergia alle graminacee  gli provocò un  gran prurito al naso che sfociò in copiosi  starnuti, per cui fu sentito, catturato ed ucciso.
Per il vero non ci sono documenti che lo attestino; è molto probabile invece  che in origine la faccenda riguardasse un ladro maldestro, che nascostosi in un fienile, a sèguito dei suoi starnuti venne scoperto,  catturato e bastonato; successivamente la fantasia popolare trasformò il ladro in un amante di una giovane ragazza, figliuola di un facoltoso signorotto ed addirittura si pretese che una volta scoperto nel suo rifugio fósse stato preso  e fosse stato ucciso dal genitore della ragazza circuita.
In ogni caso sia che si trattasse di un ladro, sia che invece fósse un amante, il  cattivo soggetto cui prude il naso è un tipaccio da cui tenersi lontano, come è bene non aver frequentazioni con tipi accreditati di prurito al naso.     E qui giunto mi fermo convinto d’avere esaurito l’argomento,  d’aver adeguatamente risposto al quesito dell’amico F.T.   e sperando d’avere interessato  i miei consueti ventiquattro lettori.Satis est. R.Bracale Brak

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