LLE PRORE ‘O NASO
Ancóra una volta tenterò di dare adeguata risposta ad
un quesito dell’amico F.T. (al solito,
motivi di riservatezza mi impongono di
riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per
sollecitar ricerche) che mi à chiesto di mettere a fuoco portata, significato e
valenza dell’antica espressione in epigrafe, molto usata un tempo e che ancóra
si puó cogliere sulle labbra
dei napoletani d’antan.
L’espressione da tradursi: Gli prude il naso fu usata
in riferimento ad un
cattivo soggetto, aduso a ricorrere a sotterfugi, e dal quale è bene tenersi
alla larga per non esser coinvolti in azioni disdicevoli. Si tratta di una
locuzione molto datata alla cui base c’è una aneddoto che aveva quale protagonista un
amante o un ladro che colto in flagrante fu costretto a nascondersi in un fienile; l’allergia alle
graminacee gli provocò un gran prurito al naso che sfociò in
copiosi starnuti, per cui fu sentito,
catturato ed ucciso.
Per il vero non ci sono documenti che lo
attestino; è molto probabile invece che
in origine la faccenda riguardasse un ladro maldestro, che nascostosi in un
fienile, a sèguito dei suoi starnuti venne scoperto, catturato e bastonato; successivamente la
fantasia popolare trasformò il ladro in un amante di una giovane ragazza,
figliuola di un facoltoso signorotto ed addirittura si pretese che una volta
scoperto nel suo rifugio fósse stato preso e fosse
stato ucciso dal genitore della ragazza circuita.
In ogni caso sia che si trattasse di un ladro, sia che
invece fósse un amante, il cattivo soggetto cui prude il naso è un
tipaccio da cui tenersi lontano, come è bene non aver frequentazioni con tipi
accreditati di prurito al naso. E qui giunto mi fermo convinto d’avere
esaurito l’argomento, d’aver adeguatamente
risposto al quesito dell’amico F.T. e
sperando d’avere interessato i miei
consueti ventiquattro lettori.Satis est. R.Bracale Brak
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