mercoledì 27 dicembre 2017

VARIE 17/1335



1.VENÍ O SCENNERE DÂ MUNTAGNA
Ad litteram: venire o scendere dalla montagna; Detto di chi sia ritenuto sciocco, stupido e credulone, nella erronea convinzione che coloro che vivono in luoghi impervii ed appartati siano, nel confronto con i cittadini cosí corrivi, sempliciotti e creduloni da poterli facilmente circuire ed imbrogliare.Per converso, ma con medesimo intento di dileggio, sulla bocca dei montanari si posson cogliere le espressioni vení dô mare oppure vení dâ riviera.
2.VENIMMO A NNUJE
Ad litteram: veniamo a noi; locuzione usata per significare: riprendiamo il discorso, o ancóra - in un discorso già avviato: stringiamo i tempi, non ci perdiamo in chiacchiere, miriamo a concludere!
3.VENIRSENE oppure JIRSENE TINCO – TINCO
 espressione che ad litteram significa : accostarsi oppure allontanarsi sollecitamente (come un tincone); id est: avvicinarsi oppure sparire da un Luogo rapidamente e con una buona dose di faccia tosta, quasi dando ad intendendere che l’avvenimento cui si vuol partecipare o a cui si è partecipato e da cui ci si allontani non ci riguardi o abbia riguardato, né chiami o abbia chiamato in causa.Né altresí l’espressione è da confondersi con quella che recita Venirsene ruglio ruglio (id est: venirsene mogio mogio, piano piano,ovvero accostarsi lentamente, quasi contando i passi, come chi sia pieno, zeppo, stipato di cibo e dunque sia costretto a muoversi lentamente, mogio mogio. Vale la pena di ricordare che tutte le l’espressioni: ruglio ruglio, tinco tinco, tomo tomo, cacchio cacchio,nella loro reiterazione dell’aggettivo di grado positivo o del sostantivo usato in funzione aggettivale, ne sostanziano il superlativo che, al solito, in napoletano non à la forma del suffisso in issimo, ma usa reiterare l’aggettivo di grado positivo come avviene p. es. con chiatto chiatto o luongo lungo o ancora curto curto che rispettivamente stanno per grassissimo,altissimo (o lunghissimo), bassissimo e dunque ruglio ruglio sta per pienissimo, tinco tinco vale tincone/sveltissimo, cacchio cacchio vale cacchio al massimo grado e sta per stranissimo, tomo tomo sta per bizzarrissimo;
4.VÉNNERE 'A SCAFAREA PE SSICCHIETIELLO
Ad litteram: cedere in vendita una grossa scodella in Luogo di un piccolo secchio Icastica locuzione usata quando si voglia sarcasticamente commentare l'incomoda posizione di chi cerchi di far passare come inviolata una donna che, invece abbia biblicamente conosciuto molti uomini.
Scafarea s.vo f. = ampio vaso, vasto catino di creta (dal greco skàphe=barchetta, vaso)
Sicchietiello s.vo m. dim. di sicchio = secchio (dal lat.volg. situlu(m)→sitlu(m)→siclu(m)→sicchio)
5.VÉNNERLO PE DDINT' Â SENGA D''A PORTA
Ad litteram: Venderlo attraverso lo spiraglio della porta; id est : vivere centellinando la propria azione, quasi pavidamente e tentando di far credere che ciò che si fa sia di grande importanza e se lo si conferisce liberalmente ciò avviene per grande magnanimità e quasi a rischio, quel rischio che esisteva realmente quando, temporibus illis si praticava il contrabbando e taluni generi venivano venduti letteralmente attroverso uno spiraglio di porta appena semiaperta.
BRAK

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