ESSERE
‘A CHIAVE ‘E LL’ACQUA
L’espressione partenopea : Tu sî ‘a chiave ‘e ll’acqua che
letteralmente si traduce: Tu sei la
chiave (d’arresto del contatore)dell’acqua, prendendo a riferimento una
cosa utile (la chiave d’arresto del
contatore dell’acqua) chiave che opportunamente azionata può determinare
l’utilizzo o meno d’un bene preziosissimo quale è quello dell’acqua, dovrebbe
avere una valenza assolutamente positiva di talché chi fosse destinatario/a
dell’espressione nella forma Tu sî ‘a
chiave ‘e ll’acqua, potrebbe sentirsi gratificato/a dall’espressione che
parrebbe sottolineare la presenza – nella persona a cui sia rivolta - di doti assolutamente positive (bellezza,
intelligenza, capacità, disponibilità etc.) e letta cosí l’espressione Tu sî ‘a chiave ‘e ll’acqua potrebbe
sostanziare un corposo complimento rivolto al/alla destinatario/a.
Nella realtà le cose non
stanno esattamente cosí; si notino infatti tutti i condizionali che ò usato
nell’esposizione, condizionali che fanno chiaramente intendere che il significato dell’espressione lungi
dall’essere un corposo complimento è in realtà una bruciante offesa. A Napoli,
dove nacque nel linguaggio
giovanile intorno agli anni ’50 del
1900, l’espressione Tu sî ‘a chiave ‘e
ll’acqua ebbe sí un originario
significato positivo,quantunque non fosse da intendere nel senso letterale di chiave dell’acqua, che era stata solo
una curiosa storpiatura di un originaria ‘a
chiave ‘e ll’arco con cui si
intendeva qualcosa di estremamente positivo ed importante quale è la pietra
centrale su cui aggettano le spinte laterali di un arco, pietra centrale che se
viene meno determina il crollo dell’intero arco; come dicevo l’originaria
espressione Tu sî ‘a chiave ‘e ll’arco, poi
corrotta in un Tu sî ‘a chiave ‘e
ll’acqua tenne campo per lungo tempo in senso positivo, nel parlato giovanile,
ma oggi à perduto l’originaria valenza positiva per assumerne una decisamente
negativa ed ormai va letta
esclusivamente in senso
antifrastico significando (in luogo dell’originario: Tu sei la chiave di volta dell’arco e
successivamente Tu sei la chiave (d’arresto del contatore)dell’acqua,) Tu sei una fogna, una porcheria, una
sozzura, un essere spregevole e ciò
perché nell’attuale linguaggio giovanile partenopeo l’espressione Tu sî ‘a chiave ‘e ll’acqua è usata
efemisticamente, giocando con un’evidente assonanza, al posto di Tu sî ‘na chiaveca ( che è appunto la fogna o una porcheria o una
sozzura etc.)
La voce Chiaveca con derivazione da un acc.vo tardo lat. clàvica(m) per il class. cloaca(m) indica una fogna o una
porcheria o una sozzura etc. ed
è molto assonante con la parola chiave, per cui dall’originario
significato positivo di Tu sî ‘a chiave
‘e ll’acqua, si è pervenuti all’attuale negativo e chi oggi fosse
destinatario/a dell’espressione Tu sî ‘a
chiave ‘e ll’acqua se ne dovrebbe, anzi se ne deve adontare, non rallegrarsene!
Raffaele Bracale
04/04/08
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