mercoledì 2 gennaio 2019

DON CICCILLE ‘NCRUVATTATE SAPURITE


DON CICCILLE ‘NCRUVATTATE SAPURITE
Gustosissimo primo piatto che usa come pasta i cosiddetti don ciccille ‘ncruvattate ossia dei grossi tubettoni rigati noti anche come cannaruncielle oppure  pasta militare
Tale pasta avendo la forma d’un grosso tubetto cilindrico viene appaiato, nella concezione popolare a quegli alti colletti rigidi delle camicie  d’antan corredati per solito da grossi cravattoni, donde il nome di don ciccille ‘ncruvattate dove il don ciccillo (che è il sig. di don ciccille, è il nome dell’ipotetico individuo che indossava quei tronfi colletti rigidi; il nome  cannaruncielle  deriva invece dal fatto che quei tronfi colletti insistono sul collo o gola che in napoletano è canna((che deriva dal latino/greco kanna e questo dal semitico qaneh) dove ovviamente  con canna si intende il canale della gola) o cannarone donde cannaruncielle:  



Ingredienti e dosi per 6 persone:
6 etti di ditaloni rigati,
6 etti spalla di maiale lavata asciugata e divisa in cubetti di 1 cm. di spigolo,
1 cucchiaio di strutto,
1 bicchiere d’olio d’oliva e.v.p.s. a f.,
1 cipolla dorata mondata e tritata finemente,
una foglia d’alloro,
1 ciuffo di prezzemolo lavato asciugato e tritato finemente,
1 dado da brodo vegetale,
½ etto di pinoli tostati,
½ etto di uvetta ammollata in acqua bollente e strizzata,
farina, sale fino, pepe nero macinato a fresco q.s.,
sale doppio un pugno.

Procedimento
Infarinare abbondantemente i cubetti di spalla di maiale lavata asciugata; mettere a fuoco dolce in un ampio tegame provvisto di coperchio lo strutto, metà dell’olio, la cipolla tritata e la foglia d’alloro, attendere che tutto vada a temperatura, aggiungere i cubetti infarinati, bagnarli con una tazza da tè d’acqua bollente in cui sia disciolto il dado, incoperchiare e far rosolare la carne per circa   90 minuti; al termine aggiungere i pinoli e l’uvetta ammollata e regolare eventualmente di sale; lessare al dente i ditaloni in abbondante acqua salata (pugno di sale doppio); prelevarli con una schiumarola e trasferirli nel tegame con l’intingolo, rimestare accuratamente e mantecarli con l’olio residuo; impiattare cospargendo ogni porzione con il prezzemolo tritato ed abbondante pepe nero e servire in tavola caldi di fornello questi gustosi cannaruncielle.
Vini: Corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico, Piedirosso,Campi Flegrei d.o.c., Taurasi), stappati un’ora prima di usarli, possibilmente scaraffati e  serviti a temperatura ambiente
Mangia Napoli, bbona salute! E scialàteve!
raffaele bracale


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