STACCONE
L’amico Raffaele U*****,
riportando una richiesta d’un suo amico scrittore nocerino mi pose un
quesito circa una presunta voce
partenopea: scattone usata, a loro dire, per indicare il puledro. Gli
risposi come di sèguito:
Gentilissimo don Raffaele,
con la vostra richiesta d’aiuto avete voluto farmi uno scherzo o mettermi alla
prova? Ma - per quanto concerne il
napoletano – è difficile coglierme sott’ â scella...
Vi dico súbito che il vs. amico nocerino à pigliato ‘nu zzarro
gruosso assaje, o à voluto saggiare la ns cultura partenopea! In napoletano la
voce che si usa per indicare il puledro è staccone non scattone; ora delle due l’una o il vs. amico nun ‘o ssapeva
o nun se ll’arricorda ed à fatto una metatesi.
Spero che voi non abbiate voluto
mettermi alla prova o in crisi e comunque
chiarisco:
la voce staccone indica il puledro alto di garrese e ben
pasciuto; la parola è un accrescitivo (cfr. il suff. one ) maschilizzato della voce stacca = ragazza bella, alta, formosa e per ampliamento semantico cavalla
che à partorito; la voce
stacca deriva al napoletano dall’iberico
estaca= palo grosso ed alto piantato in
terra.
E qui mi fermo, sperando di
avervi ( quali che siano state le intenzioni che vi ànno mosso alla richiesta
d’aiuto...) contentato
Brak
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