LA COTTURA A BAGNOMARIA
La cottura a bagnomaria è
un tipo di cottura antichissimo, addirittura d’uso medievale e prende il nome dal nome della leggendaria alchimista
Maria l'Ebrea, sorella di Mosè che fu la piú importante alchimista
dell'antichità; vissuta nel I sec. ad Alessandria
d'Egitto, città che allora era il centro culturale dell'Impero Romano,
attraverso le sue ricerche teoriche e pratiche tracciò le linee principali
dell'alchimia occidentale, ponendo uno dei fondamenti della chimica
moderna.Per il vero sulla sua vita vi
sono pochissime indicazioni biografiche e probabilmente la sua identità si è
sovrapposta, nel tempo, a quella di altre donne che praticavano l'alchimia,
ma non ci sono dubbi circa la sua esistenza poiché è citata in molti trattati
e sono stati tramandati alcuni frammenti delle sue dissertazioni, tra cui un
testo dal titolo Maria Practica.L'alchimia, unica scienza a fiorire ad
Alessandria in quel periodo (1° sec.), in cui era iniziato un pericoloso declino
culturale della città,era una scienza segreta il cui scopo principale
era quello di trasformare i metalli in oro ed argento.Ad essa si dedicarono
molti uomini e tantissime donne (maghe, megere ed affini). Per proteggere i
risultati delle ricerche ed aumentare il proprio prestigio, gli alchimisti
scrivevano i loro testi in modo molto fantasioso e misterioso, utilizzando
numerosi simboli tratti dalla magia, dall'astrologia, dalla filosofia e dalle
diverse religioni. Risultava, ed ancóra risulta perciò molto difficile trarre delle nozioni
concrete dai loro testi. Per gli stessi motivi gli autori scrivevano sotto
diversi pseudonimi, che in parte erano di origine biblica. Anche Maria
l'Ebrea ne fece uso, firmando le sue opere con il nome di "Miriam la profetessa, sorella di Mosè".
Oltre che della trasmutazione dei metalli, gli alchimisti si occupavano anche della formulazione e della manifattura di farmaci, cosmetici, profumi e bigiotteria.Per dar corso a questa attività ideavano strumenti e/o metodi di lavoro come quello ideato da Maria l’Ebrea: la cottura di cui sto parlando che è un tipo di cottura per conduzione, cioè una cottura in cui il calore è trasmesso al cibo grazie al contatto con la superficie calda della padella, superficie riscaldata non per diretto contatto con la fonte di calore (fuoco) o resistenza elettrica, ma per contatto con dell’acqua calda, (ad una temperatura prefissata, generalmente tra gli 80 ed i 95 gradi) contenuta nel recipiente in cui è immerso quello contenente il cibo da cuocere; La specificità caratteristica della cottura a bagnomaria sta nella bassa temperatura della fonte di calore. Infatti la padella contenente il cibo da cuocere viene riscaldata, come ò détto, dall'acqua bollente e non dal fuoco diretto del fornello e ciò consente un controllo molto accurato della massima temperatura raggiunta dal fondo della padella, che non supera mai i 100 gradi e può essere mantenuta anche piú bassa. |
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A
seconda del tipo di preparazione la cottura è fatta sul fornello o in forno.
La cottura a bagnomaria sul fornello è adatta alle salse e alle creme contenenti uova da mescolare in continuazione, che non vanno cotte oltre gli 80 gradi, come la salsa bernese o olandese, lo zabaione, la crema inglese, ecc.
La cottura a bagnomaria in forno è adatta per tutte le preparazioni che non vanno mescolate, in cui la coagulazione dell'uovo serve per produrre uno sformato solido. La classica preparazione che va cotta a bagnomaria è il creme caramel, ma si può utilizzare anche per preparare un'ottima panna cotta.
Un tempo, quando le padelle avevano spessori sottili, la cottura a bagnomaria era indispensabile per tante preparazioni che ora possono essere preparate con un po' di attenzione utilizzando pentole apposite di acciaio a fondo spesso, che consentono di evitare temperature eccessive all'interfaccia alimento/fondo. Lo zabaione e la crema inglese, per esempio, si possono preparare benissimo anche senza la cottura a bagnomaria,servendosi di strumenti giusti e ponendovi un un minimo di attenzione.
La cottura a bagnomaria sul fornello è adatta alle salse e alle creme contenenti uova da mescolare in continuazione, che non vanno cotte oltre gli 80 gradi, come la salsa bernese o olandese, lo zabaione, la crema inglese, ecc.
La cottura a bagnomaria in forno è adatta per tutte le preparazioni che non vanno mescolate, in cui la coagulazione dell'uovo serve per produrre uno sformato solido. La classica preparazione che va cotta a bagnomaria è il creme caramel, ma si può utilizzare anche per preparare un'ottima panna cotta.
Un tempo, quando le padelle avevano spessori sottili, la cottura a bagnomaria era indispensabile per tante preparazioni che ora possono essere preparate con un po' di attenzione utilizzando pentole apposite di acciaio a fondo spesso, che consentono di evitare temperature eccessive all'interfaccia alimento/fondo. Lo zabaione e la crema inglese, per esempio, si possono preparare benissimo anche senza la cottura a bagnomaria,servendosi di strumenti giusti e ponendovi un un minimo di attenzione.
Brak
Ricette
con cottura a bagnomaria:
Salsa bernese La salsa
bernese è di origine francese, ma ormai fa parte della cucina
internazionale ed in questa mia rivisitazione la cucina napoletana.
È una salsa facile da preparare (tempo di preparazione: 30 minuti) e può essere utilizzata in sostituzione della più calorica maionese per insaporire soprattutto le carni ai ferri, ma si può utilizzare anche con arrosti, bolliti, uova sode ecc. La ricetta originale della salsa bernese prevede infatti il burro che ò sostituito con il piú napoletano strutto Di seguito una versione light (in altre ricette si arriva fino a 250 g di burro per 4 tuorli).
Ingredienti e dosi per 4 uova:
È una salsa facile da preparare (tempo di preparazione: 30 minuti) e può essere utilizzata in sostituzione della più calorica maionese per insaporire soprattutto le carni ai ferri, ma si può utilizzare anche con arrosti, bolliti, uova sode ecc. La ricetta originale della salsa bernese prevede infatti il burro che ò sostituito con il piú napoletano strutto Di seguito una versione light (in altre ricette si arriva fino a 250 g di burro per 4 tuorli).
Ingredienti e dosi per 4 uova:
160 g distrutto,
4 tuorli d'uovo,
4 cucchiai di panna,
2 cucchiaio di aceto aromatico,
1 spicchio d’aglio mondato e tritato finissimo,
1 cucchiaio di anice,
2 cucchiai di sedano tritato,
2 cucchiai di prezzemolo tritato,
un cucchiaino di pepe
di Caienna,
un pizzico di sale
fino.
Preparazione – Mescolare i tuorli d'uovo, la panna,l’aglio l'aceto, il pepe macinato ed il sale. Mettere il tutto in un recipiente a bagnomaria, scaldandolo dolcemente e continuandolo a mescolare. Ad inizio addensamento della salsa, aggiungere lo strutto, continuando a mescolare.
Prima di ritirare dal fuoco, insaporire con l’anice, il sedano ed a fuochi spenti con il prezzemolo.
Preparazione – Mescolare i tuorli d'uovo, la panna,l’aglio l'aceto, il pepe macinato ed il sale. Mettere il tutto in un recipiente a bagnomaria, scaldandolo dolcemente e continuandolo a mescolare. Ad inizio addensamento della salsa, aggiungere lo strutto, continuando a mescolare.
Prima di ritirare dal fuoco, insaporire con l’anice, il sedano ed a fuochi spenti con il prezzemolo.
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