SCIORBA DI CIPOLLE
GRATINATA
Nota introduttiva
1 –l’antica e desueta voce sciorba deriva, nel significato di zuppa,
dall’arabo-persiano sciorbah o
tsciorbach dove trae origine da un tema verbale sciaríba= bere in quanto trattasi di
zuppa molto liquida; con il medesimo termine
sciorbah o tsciorbach in Turchia si indica una lenta vivanda a
base di riso.
2 – questa sciorba (zuppa) di cipolle, che alla
cucina napoletana è pervenuta probabilmente attraverso i cuochi
francesi( i famosi monzú (cosí li
chiamarono i napoletani storpiando la parola monsieur) cioè quei cuochi d’oltrealpi chiamati a Napoli dalla regina Maria
Carolina, al tempo(1768) delle proprie
nozze con Ferdinando IV Borbone-Napoli, per migliorare la cucina napoletana
ritenuta troppo semplice, se non addirittura povera), cuochi che a loro volta –
a quel che pare – avessero fatto propria una antica ricetta
toscana del ‘500, che si mangiava accompagnata da fette di pane
toscano abbrustolito. Come per tante altre ricette,
si dice che fosse stata Caterina de' Medici
a portare quella prelibatezza in Francia, (quando andò in sposa nel 1533 a
Enrico II d'Orléans re di Francia) dove venne trasformata nella tanto rinomata "soupe à l'oignon" arrivta aNapoli a seguito dei monzú la soupe divenne sciorba
e perse il burro, sostituito dallo
strutto.
3. Occorre tuttavia ricordare che
già prima del 1768 e del 1533 la zuppa di cipolle era pietanza conosciutissima
in tutta l’area mediterranea e presso gli antichi egiziani era molto usata
soprattutto per il suo potere afrodisiaco al segno che era vietata ai sacerdoti e religiosi in generale come cibo capace di scatenare improvvisi impulsi sessuali.
Ingredienti e dosi per 6 persone
1, 500 kgr di cipolle dorate
sbucciate ed affettate sottilmente,
1 costa di sedano verde mondata,
lavata e tritata finemente,
1 etto di strutto,
50 gr di farina
1 litro e mezzo di brodo da 2
dadi vegetali,
12 fette di pane casareccio
tostato in forno
2 etti di caciocavallo piccante
grattugiato grossolanamente,
1 etto
di grana grattugiato
Procedimento
In una pentola antiaderente, a fuoco basso, fate imbiondire in
quasi tutto lo strutto
contemporaneamente le cipolle mondate ed
affettate ed il sedano tritato finemente, mescolando di tanto in tanto per non
farle attaccare al fondo. Quando incominciano a prendere un po' di colore
aggiungete la farina e mescolatele per un minuto; per ultimo aggiungete il
brodo. Fate cuocere per 30 minuti. Nel frattempo spezzettate ogni fetta di pane
tostato in 3 parti e con esse parti foderate andando ad esaurimento del
pane, il fondo di 6 ciotole individuali
di terracotta da forno o pirofiline con un mestolo versate sopra un po' della
minestra di cipolle, una manciata di caciocavallo piccante e ripetete per tre
volte questa operazione e sull'ultimo strato oltre al grana aggiungete qualche fiocco di strutto. Ponete
a forno preriscaldato (180°) le ciotole o pirofile e lasciatele gratinare fino
a quando si sarà formata una crosticina dorata.
Vini: Corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico,
Piedirosso, Taurasi), stappati un’ora prima di usarli e possibilmente
scaraffati e serviti a temperatura
ambiente
Mangia Napoli, bbona salute!Scialàteve e dicíteme: Grazzie!
raffaele bracale
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