I PEPERONI
Con la voce peperone s.
m.(derivata dal lat. piper piperis 'pepe', per il sapore piccante) si indica una pianta erbacea che produce
frutti a bacca commestibili, di vivacissimo color verde, rosso o giallo e
sapore piccante o dolciastro (fam. Solanacee) (estens.) il frutto
stesso della pianta; nella cucina napoletana sono in uso tre tipi di peperoni:
1)peperone
tri o quadrilobato (Capsicum
annum), grossa bacca di vivacissimo color verde, rosso o giallo e
di sapore caratteristico a volte semipiccante,
a volte dolciastro; tale peperone è un
ortaggio proveniente dall'America del Sud ed à fatto la sua comparsa sulle tavole europee nel
XVI sec. Secondo alcuni studiosi il centro di partenza della diffusione di
questo vegetale fu il Brasile, secondo altri la Giamaica; all'interno del
frutto si trova la capsicina, un alcaloide che conferisce a questo ortaggio il
caratteristico sapore piccante.
La caratteristica principale del peperone è il suo elevato contenuto di vitamina C; a parte questo, non presenta altri vantaggi nutrizionali, se non il basso contenuto calorico che lo rende adatto alle diete dimagranti. Le varietà dolci sono ultimamente quelle preferite dai consumatori, per la migliore digeribilità ed appetibilità. Le varietà piccanti sono sconsigliate a chi soffre di ulcera o iperacidità gastrica ed ai bambini. Tale tipo tri/quadrilobato è quello maggiormente usato nella cucina partenopea prestandosi ed esser consumato in vario modo: fritto, arrostito, imbottito etc.
La caratteristica principale del peperone è il suo elevato contenuto di vitamina C; a parte questo, non presenta altri vantaggi nutrizionali, se non il basso contenuto calorico che lo rende adatto alle diete dimagranti. Le varietà dolci sono ultimamente quelle preferite dai consumatori, per la migliore digeribilità ed appetibilità. Le varietà piccanti sono sconsigliate a chi soffre di ulcera o iperacidità gastrica ed ai bambini. Tale tipo tri/quadrilobato è quello maggiormente usato nella cucina partenopea prestandosi ed esser consumato in vario modo: fritto, arrostito, imbottito etc.
2) peperone corno di toro ( a Napoli
noto con il nome di pipero: con la voce pipero
( al plurale pipere) nella parlata
napoletana si identifica infatti un tipo particolare di gustoso peperone,di
vario colore (rosso, giallo, verde chiaro), non quadrilobato, ma di pizzuta
forma conica allungata e di sapore piuttosto forte come dal nome che con
derivazione dall’ acc.vo neutro tardo latino pipere(m) indica appunto un peperone dal sapore intenso, quasi pepato);
è una bacca di colore verde chiaro , rosso o giallo di gustoso sapore piuttosto
piccante, di media grandezza e di forma conica richiamante quella di un corno
di toro; si presta ad essere consumato per intero o ridotto in piccole falde
fritto o imbottito e talvolta è usato nella elaborazione di risotti o altri
primi piatti oppure nella preparazione
di spezzatino di maiale (cfr. alibi).
3) papaccella riccia (con etimo dal
latino volg. pipericella→paparicella→paparcella→papaccella);non
esiste una corrispondente voce in italiano: è un peperone, dalle bacche piccole, un poco
schiacciate e costolute (ecco perché si dice riccia), molto carnoso e
saporitissimo; è l’ideale per le
conserve tradizionali sotto aceto oppure sott’ olio, ma si presta benissimo alla
frittura in padella da cruda, ridotta in piccole falde, o fritta sgrondata
dell’aceto e ridotta in falde piccole per accompagnare carni di maiale
(costatelle o salsicce). Le bancarelle dei mercati partenopei, a partire dal
mese di luglio fino ai primi freddi, traboccano di peperoni colorati ma solo i
napoletani autentici - cioè ormai solo
quelli di una certa età - sanno cogliere a colpo d'occhio le autentiche papaccelle ricce. I mercati sono invasi
infatti da peperoni ibridi, pressoché identici morfologicamente alle papaccelle di un tempo. In realtà
riconoscerle non è difficile: le papaccelle
veraci sono piccole, raggiungono al massimo gli 8, 10 centimetri di
diametro. Le bacche ànno colori decisi che variano, virando dal verde intenso al giallo sole (i frutti
gialli però sono generalmente piú
grandi) o dal verde al rosso vinato.Ò lasciato volutamente da parte quei
piccoli peperoni verdi (détti a Napoli puparuncielle d’’o sciummo = peperoncini
del fiume. Con tal nome si intendono
quei peperoncini verdi dolci che vengon coltivati, in Campania, su terreni
argillosi adiacenti i greti dei fiumi
donde il nome: la voce sciummo = fiume deriva dal lat. flume(n ) con la tipica mutazione partenopea del gruppo fl→sci come altrove sciore←flore(m) etc.; la voce puparuncielle s.vo neutro pl. di puparunciello
= peperoncino è un diminutivo del sostantivo puparuolo ottenuto
aggiungendo alla radice pupar un infisso espressivo unci ed il consueto suffisso diminutivo ello; il sostantivo puparuolo = peperone,
etimologicamente è un’alterazione fono-morfologica del lat. piper= pepe (per il sapore leggermente
piccante dei peperoni),che vengono consumati esclusivamente fritti a crudo,
privati di picciolo ed eventualmente semini interni, e condito con salsa di
pomidoro; come pure ò escluso i
peperoncini rossi piccanti, conosciuti come puparuncielle
forte che vengono consumati o cotti
interi o spezzettati, privati del picciolo, come componenti di un soffritto, oppure da
crudi, triturati come insaporitore
piccante di salse, carni ed altro cotto alla brace.
Qui di sèguito segnalo alcune (otto) interessanti ricette a
base di peperoni.
1 >GEMELLI CON SALSA DI PEPERONI E SALSICCIA
Questa volta vi suggerisco un gustosissimo piatto di pasta
nel quale sapientemente si sposano sapori morbidi e sapori forti in un connubio
sapiente dal risultato esaltante.
I gemelli
menzionati in questa ricetta sono un tipico, gustoso formato di pasta corta
risultante quasi dall’intreccio di due fusilli lunghi bucati, poi troncati in
pezzi di ca 4 cm.
cadauno; l’intreccio fa sí che quando tale pasta sia lessata al dente resti
decisamente, ma gustosamente croccante.
Ingredienti e dosi per 6 persone
6 etti di gemelli,
3 peperoni quadrilobati (2 rossi ed uno giallo) arrostiti (a
fiamma alta di fornello,oppure in forno (240°),
scapitozzati, spellati e privati di semi e costoline, sciacquati e tagliati in falde della grandezza d’un
pollice,
6 rocchi di salsiccia co finocchietto, ad impasto doppio ( a punta di coltello)
privati del budello e sbriciolati,
2 cucchiai di sugna,
1 cipolla dorata tritata,
1 bicchiere di vino bianco secco,
un ciuffo di prezzemolo lavato, asciugato e tritato
finemente,
un rametto di piperna
lavato, asciugato e tritato finemente,
1 bicchiere d’olio
d’oliva e.v.p.s. a f.,
2 cucchiai di concentrato di pomidoro,
1 peperoncino piccante inciso longitudinalmente, senza
separarne le parti,
1 etto di pecorino grattugiato,
sale fino e pepe nero
macinato a fresco, q.s.
sale doppio un pugno.
Preparazione
Ponete al fuoco una
grande padella, provvista di coperchio, con i due cucchiai di sugna ed il bicchiere d’olio e fatevi dorare, a fuoco
sostenuto, la cipolla; aggiungete i rocchi
di salsiccia privati del budello e sbriciolati, bagnate con un bicchiere
d’acqua calda, incoperchiate e portate a
cottura la salsiccia in circa 15 minuti a mezza fiamma; alla fine versate il
vino, alzate i fuochi e lasciate evaporare; indi aggiungete il concentrato di
pomodoro diluito con mezzo bicchiere d’acqua calda,unite il peperoncino
inciso,ma non separato,e tenete a mezza fiamma per altri 15 minuti; regolate di sale e pepe e mantenete in caldo.
Súbito dopo arrostite i peperoni procedendo cosí come indicato precedentemente
negli ingredienti. A fine
cottura del sugo di salsiccia e concentrato
, abbassate i fuochi ed unitevi le falde dei peperoni e lasciate
sobbollire lentamente per gli ultimi
cinque minuti. Lessate i gemelli al dente in molta (8 litri) di acqua
bollente salata con il pugno di sale doppio.
Scolate la pasta e versatela
nella padella. Mantecate lentamente a mezza fiamma, aggiungendo a mano
a mano il pecorino grattugiato. A fuochi spenti cospargete con
il trito di prezzemolo e di piperna e con il pepe nero macinato a fresco.
Impiattate e mandate súbito in tavola.
2>CROSTATA DI TAGLIOLINI IN SALSA DI PIPERE
Anche per questa preparazione occorre della pasta sfoglia
che può ovviamente prepararsi in casa con farina, burro, sale ed acqua ed
armandosi di pazienza e matterello2), ma siccome nei banchi dei
surgelati se ne trova dell’ottima oltre che economica, ecco che è inutile
affaticarsi. Valga lo stessa cosa per i tagliolini, posto che in commercio se
ne trovano di buonissimi (freschi o secchi) preparati industrialmente, ma alla
maniera artigianale.
Ciò precisato veniamo alla ricetta.
ingredienti e dosi per 6 persone:
1 o due confezioni di pasta a sfoglia surgelata,
7 etti di tagliolini all’uovo freschi o secchi,
6 peperoni conici (pípere) di varî colori,
1 spicchio d’aglio mondato e schiacciato,
1 bicchiere di olio d’oliva e.v.p. s. a f. ,
1 cipolla dorata
tritata grossolanamente,
1 etto di prosciutto cotto in listarelle di cm. 5 x 2 x 1,
2 etti di pancetta affumicata tesa in cubetti di 1 cm.di spigolo,
1 tazzina di cognac o di brandy,
sale grosso un pugno,
sale fino e pepe bianco q.s.
1 etto di pecorino (laticauda) grattugiato finemente misto con 8 cucchiai di pangrattato.
procedimento
Lavare ed asciugare i peperoni, scapitozzarli del picciolo,
aprirli longitudinalmente per eliminare i semi ed eventuali costoline interne e
tagliarli i piccoli pezzi quadrati di 2 cm. di lato; versare la metà dell’olio in una
padella di ferro nero, portarlo a temperatura, dorarvi l’aglio schiacciato che
va poi eliminato e friggervi i pezzetti di peperone bagnandoli con mezza
ramaiolata d’acqua bollente, salarli parsimoniosamente, pepare e tenerli da parte.
In un’ altra ampia padella versare l’olio residuo ed
aggiungere la cipolla tritata facendola dorare a fuoco vivace; dorata che sia
aggiungere il prosciutto cotto e la pancetta a cubetti e farli rosolare
bagnandoli con il cognac o brandy; unire prosciutto, pancetta e peperoni fritti
e passare il tutto compreso i fondi di cottura ad un mixer con lame da
umidi; rimettere in una delle due padelle la crema ottenuta e tenerla al caldo
a fiamma dolcissima. Nel frattempo
lessare al dente in abbondante (8
litri) acqua salata (sale grosso) i tagliolini (3 minuti
se freschi, 6 se secchi), prelevarli con una schiumarola tenendoli abbastanza
umidi e metterli nel tegame con la
crema di prosciutto, pancetta e
peperoni; rimestare per un poco ;
frattanto foderare una o due teglie da forno con la pasta sfoglia e sistemare
in ognuna i tagliolini conditi, avendo l’accortenza di comprimerli un po’ sia
al centro che lungo le pareti delle teglie; cospargere con il misto di
pangrattato e pecorino e mandare in forno preriscaldato (180°) per circa 10
minuti o fino a doratura della superficie.
Servire la crostata a
fette calda di forno.
Gustosissimo piatto da servire a pranzo nelle domeniche o
altre feste comandate!
Nota:
in corretto italiano
l’attrezzo usato per spianare gli impasti si dice matterello ( diminutivo di mattero dal lat. mateola= randello);
talvolta nell’italiano mediatico si usa uno sciocco mattarello
che è una scorretta voce regionale (romanesco).
3>IMPANATE AFRODISIACHE AI PEPERONI
Ingredienti e dosi per 6 persone
6 – 8 fette di polpa di spalla di vitello spesse 1 cm. (8 etti circa), oppure 8 etti di petti di pollo.Pomidoro da sugo: 8 etti,
Olive verdi denocciolate e tritate: 2 etti,
Peperoni quadrilobati: 4 (due rossi e due gialli),
1 Cipolla dorata tritata,
2 spicchi d’aglio mondati e tritati,
1 ciuffo di aneto lavato, asciugato e ben tritato,
2 foglie d’alloro,
5 chiodi di garofano,
1 peperoncino piccante aperto longitudinalmente
1 grossa costa di sedano lavata, asciugata, mondata dai filamenti e divisa in tocchetti da 3 cm.
2 cucchiai di pinoli tostati in forno (240°)
2 bicchieri di Olio d’oliva e.v.p.s. a f.,
1 etto di pangrattato,o (meglio ancóra) pari peso di un trito ottenuto con un mixer con lame da aridi, di mollica di pane casareccio bruscata a forno caldissimo (220°),
1 etto di pecorino grattugiato,
sale fino e pepe nero q.s.
Preparazione
Scottare i pomidoro, pelarli e privarli dei semi e tagliarli a dadini.
Unire il pangrattato o(meglio ancóra) il trito di mollica, ottenuto passando ad un mixer con lame da aridi un etto di mollica di pane casareccio bruscata a forno caldissimo (220°), con il pecorino grattugiato ed intridervi le fette di carne ben lavata; versare la metà dell’olio in un ampio tegame da forno, portare l’olio a temperatura su fiamma vivace e rosolare le impanate nell’olio bollente tre minuti per faccia, indi salarle.
In una casseruola a parte mettere l’ olio residuo, la cipolla tritata,il trito d’aglio, la polpa dei pomidoro a pezzetti, i peperoni lavati, asciugati, scapitozzati del picciolo, privati di semi e costoline bianche interne e tagliati a falde della grandezza d’un pollice , le olive snocciolate e tritate,le 2 foglie d’alloro, i 5 chiodi di garofano,il peperoncino piccante aperto longitudinalmente, , 1 grossa costa di sedano lavata, asciugata, mondata dai filamenti e divisa in tocchetti da 3 cm.
.
Salare, pepare e cuocere per 20 minuti a fuoco basso, mescolando spesso.
Irrorare con questo sugo le impanate e passare la teglia con le fettine al forno preriscaldato(180°) ed ultimare in circa 20’ la cottura; al termine cospargere con il trito di aneto e con i pinoli tostati.
Impiattare le impanate
caldissime di forno, bagnate con il loro fondo di cottura con contorno di
verdure (scarole o broccoli ) lessate e condite all’agro (olio,aglio, sale e limone o aceto bianco).
4>PATATE E
PAPACCELLE
Ingredienti per sei persone:
6 peperoni sott’aceto (papaccelle)
gr. 600 di patate
1 cipolla dorata mondata ed affettata,
1
bicchiere e mezzo di olio d’oliva e. v.p.s. a f.,
sale doppio alle erbette q.s.
pepe decorticato macinato a fresco q. s.
Preparazione:
Lessate
le patate in abbondante acqua fredda salata, indi sbucciatele e frazionatele a mano in pezzi
irregolari. In una casseruola fate appassire,
con abbondante olio d’oliva e. v.p.s. a f., la cipolla affettata
finemente. Aggiungete i peperoni puliti (senza lavarli) e tagliati a pezzi grandi.
Lasciate cuocere per alcuni minuti ed
aggiungete, quindi, le patate lesse frazionate.
Salate, pepate e lasciate
cuocere a fuoco basso per alcuni minuti (5’).
Ottimo, gustoso contorno di portate di carni in umido
5>PEPERONI A
GRATIN
Dosi per sei persone;
10 grossi peperoni rossi e gialli o in alternativa 2 scatole di peperoni arrostiti al naturale
1 bicchiere d’olio d’oliva e.v.p.s. a f.,
2 spicchi d’aglio
50 gr. di olive di gaeta denocciolate
50 gr. di piccoli
capperi di Pantelleria dissalati e lavati
5 acciughe salate, diliscate e lavate o 12 filetti di
acciughe sott’olio
2 cucchiai di pangrattato
1 ciuffo di prezzemolo.
Sale fino alle erbe
q.s.
Procedimento
Lavate in acqua fredda corrente i peperoni ed asciugateli
con un telo, sistemateli su di una vivace brace di carbonella ed arrostiteli, o
procedete all’arrostimento sistemandoli sulla placca del forno ad una temperatura di ca 200 gradi.
Una volta che i peperoni siano adeguatamente arrostiti,
poneteli in una zuppiera e copriteli con un coperchio per modo che il vapore aqueo favorisca il
distaccarsi della pelle; dopo ca ½ ora pulite accuratamente i peperoni
passandoli sotto l’acqua corrente per staccarne le pelli, tagliate via la parte
superiore dei peperoni, quella che insiste attorno al picciolo, aprite
longitudinalmente i peperoni e privateli dei semi e delle bianche costoline interne; infine
riducete i peperoni a filetti spessi come
un dito indice e sciacquateli abbondantemente; sistemateli in una
zuppiera e teneteli da parte;
i peperoni in iscatola vi eviteranno il fastidio
dell’arrostimento, ma non quello della pulizia che – una volta estratto il
prodotto dalle scatole – dovrà avvenire
come per i peperoni freschi.
Ponete in una larga padella antiaderente l’olio con gli agli mondati e tritati; ad
olio caldo versate nella padella i filetti di peperoni e fateli rosolare a
mezza fiamma per circa ½ ora; rimestate, salate parsimoniosamente ed aggiungete
le olive denocciolate ed i capperi dissalati e lavati, nonché i filietti d’acciuga
ben tritati; continuate la cottura rimestando spesso e dopo un quarto d’ora aggiungete tutto il
pan grattato ed infine il prezzemolo tritato finissimo; fate riprender
calore, date un’ultima rimestata e
trasferite i peperoni in un piatto di portata; serviteli ancora tiepidi, o – se
preferite – quando si saranno raffreddati.
6>PEPERONI
IMBOTTITI (Canuonece ‘mbuttunate *)
*in riferimento alla veste cremisi indossata
dai canonici della cattedrale di Napoli.
Dosi per sei persone
8 grossi Peperoni
quadrilobati gialli e rossi
2 etti di olive nere
di Gaeta denocciolate,
-4 cucchiai di pan
grattato o di mollica di pane casareccio bruscata al forno e tritata finemente,
- 3 Spicchi d’ aglio
mondati e tritati,
-1 kg di Melanzane lunghe violette napoletane,
- 80 gr. Capperi di
Pantelleria dissalati e lavati,
- 8 Acciughe
dissalate e spinate o 16 filetti di acciughe sott’olio,
– 1 bicchiere
abbondante d’ Olio d'oliva e.v.p.s.a f.,
- Sale fino e Pepe
nero q.s.
- Abbondante Olio Di
Semi pr friggere.
Procedimento
Lavate le melanzane,
privatele del calice , tagliatele a
dadini senza sbucciarle, cospargetele di
sale fino (2 cucchiai) e ponetele sotto pressa d’un piattino sormontato da un
peso di 2 kg. in uno scolapasta a
perdere il liquido di vegetazione; dopo
circa mezz'ora strizzatele e friggetele in bollente abbondante olio di semi bollente.
Arrostite sul fornello o in forno caldissimo i peperoni, fino a che la pelle
non sia bruciacchiata,poneteli in una zuppiera e copriteli con un coperchio in
modo che il vapore acqueo faccia staccare la pelle, spellateli sotto un getto d’acqua corrente
fredda, facendo attenzione a non romperli e liberateli delicatamente del gambo e dei semi. In una padella fate
colorire nell'olio d'oliva, il pan grattato o la mollica bruscata, gli agli
tritati, e le olive snocciolate, i capperi dissalati e le acciughe spinate e
tagliate a pezzetti o i filetti sott’olio. Mescolate e fate insaporire per
qualche minuto. Aggiungete le melanzane fritte,poco sale e molto pepe. Con questo composto
imbottite i peperoni, che chiuderete accostando e sovrapponendo i lembi,
disponeteli in una teglia cospargendoli d'olio e pangrattato. Passateli in
forno già caldo, a fuoco medio (160°) per circa 40 minuti e serviteli freddi, meglio se il giorno dopo come contorno o come
pietanza; ottimi anche come antipasto in accompagnamento di formaggi
stagionati.
7>SPEZZATO CON I PEPERONI(PIPERE)
7>SPEZZATO CON I PEPERONI(PIPERE)
Ingredienti e dosi per 6 persone
1,5 kg
di polpa di spalla di maiale tagliati in pezzi di cm. 4 x 3 x 2
1 bicchiere di olio extravergine di oliva,
3 peperoni corno di toro (pipere),
1 bicchiere di vino bianco secco,
400 gr. di pomodori pelati freschi o in iscatola,
1 dado vegetale da brodo,
sale fino e pepe nero q.s.
1 ciuffo di prezzemolo lavato asciugato e tritato finemente.
procedimento
Eleminare (se del caso) l’eccesso di grasso dai pezzi di
polpa, e lavarli. Lavare i peperoni,scapitozzarli del picciolo, aprirli
longitudinalmente, eleminare semi e costoline bianche e tagliarli a falde grosse come un pollice.
Mettere in un tegame l'olio e la carne, salare e pepare ad libitum e farla
rosolare per un quarto d'ora. Spruzzarla con il vino e appena il vino è
asciugato, aggiungere le falde di
peperone ed i pomodori tagliati a pezzetti e continuare la cottura per circa
un ora a tegame coperto, aggiungendo una tazza d'acqua calda nella quale sarà
stato sciolto il dado.Alla fine
scoperchiare il tegame, alzare il fuoco, regolare di sale e pepe e
portare a cottura per ancòra mezz’ora.
Spruzzare di prezzemolo, impiattare e mandare in tavola caldo di fornello.
8>CORNI DI TORO IMBOTTITI (pipere ‘mbuttunate )
Dosi per sei persone
8 grossi Peperoni
corno di toro (pipere) gialli e rossi,
6 etti di spalla di
maiale macinata finemente,
1 cipolla dorata tritata,
1 bicchiere di vino
rosso,
2 uova,
4 cucchiai di pan grattato o di mollica di
pane casareccio bruscata al forno e tritata finemente,
1 ciuffo di
prezzemolo lavato, asciugato e tritato,
– 1 bicchiere
abbondante d’ Olio d'oliva e.v.p.s.a f.,
- Sale fino e Pepe
nero q.s.
.
Procedimento
Lavate, asciugate ed arrostite sul fornello o
in forno caldissimo i peperoni, fino a che la pelle non sia
bruciacchiata,poneteli in una zuppiera e copriteli con un coperchio in modo che
il vapore acqueo faccia staccare la pelle,
spellateli sotto un getto d’acqua corrente fredda, facendo attenzione a
non romperli e liberateli delicatamente del gambo e . In una padella fate colorire a
mezza fiamma in metà dell'olio d'oliva
il trito di cipolla, indi versatevi il macinato, aggiungete una tazza da tè di
acqua bollente e portate la carne a
mezza cottura, bagnatela con il vino, alzate la fiamma e fatela evaporare;
sbattete le uova con un pizzico di sale e pepe ed unitele alla carne,
aggiustate di sale e pepe e portate a
cottura rimestando continuamente; aggiungete il pan grattato o la mollica
bruscata . Mescolate e fate insaporire per qualche minuto.A fornelli
spenti aggiungete il prezzemolo
tritato,amalgamate il tutto e servendovi
di un cucchiaio a punta, con questo composto imbottite i piperi, che chiuderete
accostando e sovrapponendo i lembi, disponeteli in una teglia cospargendoli
dell’olio e del pangrattato residui. Passateli in forno già caldo, a fuoco
medio (160°) per circa 40 minuti e serviteli freddi, meglio se il giorno dopo come contorno o come
pietanza; ottimi anche come antipasto in accompagnamento di formaggi
stagionati.
MANGIA NAPOLI FACÍTENE SALUTE!
R.Bracale
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