lunedì 20 febbraio 2017

VARIE 17/220

1.PE TTRE CCALLE 'E SALE, SE PERDE 'A MENESTA. Letteralmente: per pochi soldi di sale si perde la minestra. La locuzione analoga alla predente è usata quando si voglia commentare la sventatezza di qualcuno che per non aver voluto usare una piccola diligenza nel condurre a termine un'operazione, à prodotto danni incalcolabili, tali da nuocere alla stessa conclusione dell'operazione. 'O treccalle era la piú piccola moneta divisionale napoletana pari a stento al mezzo tornese ed aveva un limitatissimo potere d'acquisto, per cui era da stupidi rischiare di rovinare un'intera minestra per lesinare sull'impiego di trecalli per acquistare il necessario sale. 2.PENZ' Â SALUTA Ad litteram: pensa alla salute Id est: non crucciarti soverchiamente, non porti domande, occupati in primis et ante omnia del tuo stato di salute che non deve patire a causa delle quisquilie che ci occupano e che ti preoccupano eccessivamente ed immotivatamente. 3.PETRUSINO, ÒGNE MMENESTA. Letteralmente: Prezzemolo in ogni minestra. Cosí è detto l'incallito presenzialista, che non si lascia sfuggire l'occasione di esser presente,di intromettersi in una discussione e dire la sua, quasi come il prezzemolo, l’eba aromatica che si usa mettere in quasi tutte le pietanze o salse partenopee. prutusino s.vo neutro = prezzemolo, come détto famosissima erba aromatica largamente presente nelle minestre della cucina partenopea; la voce prutusino è una lettura metatetica del tardo lat *petrosinu(m) che è dal gr. petrosélinon, comp. di pétra 'roccia, pietra' e sélinon 'sedano'; propr. 'sedano che cresce fra le pietre'. 4.PEZZENTE SAGLIUTO Ad litteram: povero rimpannucciato Cosí viene appellato chi, notoriamente povero ed indigente, sia improvvisamente ed inopinatamente assurto ad uno status emergente; di tali poveri che abbiano asceso di colpo la scala sociale, è bene diffidare, in quanto poco raccomandabili. pezzente s.vo ed agg.vo m.le e f.le mendicante, straccione; persona che vive in condizioni di grande miseria: jí vestuto comme a ‘nu pezzente(andare vestito come un pezzente); paré ‘nu pezzente(sembrare un pezzente) | persona meschina, eccessivamente attaccata al denaro: fà ‘o pezzente (fare il pezzente). Si tratta di unavoce di orig. merid., pervenura anche nell’italiano, ed etimologicamente è propriamente il part. pres. del napol. pezzire 'chiedere l'elemosina', che è dal lat. volg. *petire, per il class. pètere 'chiedere' 5.PIGLIÀ ‘A SPUTAZZA P’’A LIRA ‘ARGIENTO = confondere un volgare sputo con una moneta d’argento sputazza = dispregiativo di sputo da un lat. volg. sputaceam; 6.PIGLIÀ ‘E FUMMO di cibo che, per imperizia di chi cucina, prenda sapore di fumo se non di bruciato o arsicciato; - fummo (dal lat. fumum con radd. espressivo della consonante nasale bilabiale (M) ); rammenterò che anticamente anche l’italiano ebbe, come il napoletano, fummo piuttosto che fumo; poi la voce fu dismessa forse per evitare l’omofonia con la voce verbale (1ª p. pl. pass. remoto verbo essere). BRAK

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