venerdì 28 febbraio 2020

GNACCULILLO SOTT’Ô CELLARO.


GNACCULILLO SOTT’Ô CELLARO

Letteralmente: Il piccolo sgorbio sotto il cellaio, id est: il mostriciattolo nascosto in cantina. Espressione d’antico e desueto impiego popolare usato a benevolo dileggio delle improvvide lamentele di chi, fantasiosamente,  si prefiguri una sequela di avvenimenti infausti, che tema gli debbano occorrere e se ne inutilmente dolga,  atteso che non è assolutamente certo che quegli avvenimenti accadano, visto che sono solo  un parto della fantasia non supportati da riferimenti concreti.Con l’espressione di commento si fa riferimento ad un analogo inesistente personaggio accreditato di essere protagonista di insopportabili disavventure iniziate con una perigliosa nascita indesiderata e  culminanti con la sua segregazione in una cantina per tenerlo lontano dalla vista del prossimo, atteso che si trattava di un mostriciattolo, uno sgorbio, un bambino deforme, nato per errore ed  a cui per maggior disdoro era stato imposto  il nome di Gnacculillo  (nome comune inteso proprio s.vo m.le diminutivo di gnacco adattamento collaterale di ‘nchiacco = sgorbio, imbratto, scarabocchio e per traslato mostriciattolo; voce deverbale di ‘nchiaccà da un lat. volg. imblancare’nchiaccare’nchiaccà).
Nell’inteso popolare colui/colei che si lamentasse di disavventure prossime ad accadergli/le anche quando non ce ne fossero i prodomi e paventasse perciò paure infondate, veniva accreditato per dileggio di comportarsi come quell’ inesistente  Gnacculillo che si autodichiarava a sproposito  titolare di inenarrabili avversità.
Brak

Nessun commento: