sabato 4 febbraio 2017

VARIE 17/143

1.FÀ SCENNERE ‘O PARAVISO ‘NTERRA Ad litteram: far scendere il paradiso in terra Becera locuzione con la quale si significa il profferire bestemmie in maniera eccezionalmente violenta e prolungata chiamando quasi sulla terra con una sineddoche tutti gli... abitanti del paradiso. 2.FÀ SCENNERE 'NA COSA DÊ CCOGLIE 'ABRAMO. Letteralmente: far discendere una cosa dai testicoli d'Abramo. Ruvida locuzione partenopea che a Napoli si usa a sapido commento delle azioni di chi si fa eccessivamente pregare prima di concedere al petente un quid sia esso un'opera o una cosa lasciando intendere che il quid richiesto sia di difficile ottenimento stantene la augusta (ma in realtà falsa) provenienza. coglie s.vo f.le pl. di coglia= testicolo ( voce dal lat. coleu(m). 3.FÀ SCIACQUA ROSA E BBIVE AGNESE. Locuzione impossibile da tradurre ad litteram, ma densa di significato; con essa si indica la deleteria gara che incorre tra chi piú sperperi o dilapidi comuni sostanze; di tale fatto sono emblematiche figure la Rosa e l’Agnese dell’epigrafe; delle due la Rosa continuava a satollarsi di vino magari accontendandosi di una sciacquatura ossia di vino addizionato d’acqua, o anche di vino puro usato a mo’ di riscicquo della bocca da una precedente bevuta, e l’Agnese lo faceva ancora di piú bevendo senza ritegno come nell’antico giuoco del del padrone e sotto (gioco derivato da quello détto tuocco) che si svolgeva nelle bettole tra due giocatori di cui uno – il padrone – poteva imporre o negare all’altro – il sotto – innumerevoli bevute di vino con l’aggravio di dover pagare il vino bevuto. 4.FÀ SPINGULE SPINGULE Ad litteram: Fare spillo spillo nell’espressione Fare la casa spillo spillo. Iperbolica espressione usata per fotografare l’incresciosa situazione di chi avendo smarrito, presumibilmente in casa, un oggetto o alcunché o non ricordando dove l’abbia riposto e/o nascosto è costretto ad affannarsi in una ricerca costante, incessante, ininterrotta, persistente, reiterata, compulsiva quasi angosciosa, ossessiva, ossessionante ispezionando e rovistando in ogni dove sino a frugare iperbolicamente tra spillo e spillo alla ricerca spesso vana, dell’oggetto perso o riposto e/o nascosto, perdendolo di vista o non ricordandone pi ú l’ubicazione. 5.FÀ SPUTAZZELLE ‘MMOCCA. Ad litteram: fare l’acquolina in bocca La locuzione richiama, molto piú veristicamente dell’italiano, quelle situazioni in cui alla vista di cose piacevoli o appetitose aumenta a dismisura la secrezione delle ghiandole salivari fino a riempir quasi la bocca di saliva, quella che l’italiano per un malinteso senso estetico rende con la parola: acquolina. L’espressione si usa naturaliter allorché ci si trovi al cospetto di un appetitoso manicaretto la cui vista scatena la reazione di cui in epigrafe;ma è usata altresí allorché ci si trovi innanzi ad una bella donna desiderabile ed appetibile al pari di una succulenta pietanza; insomma sia il manicaretto che la bella donna posson far fare l’acquolina in bocca o – meglio ancòra – far fare sputazzèlle. BRAK

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