1.S' È 'MBRIACATA 'A USCIOLA!
Letteralmente: s'è ubriacata la bussola! E' questo l'amaro
commento che si usa profferire davanti a situazioni inopinatamente
ingarbugliatesi al punto da non permettere a nessuno di venirne a capo, come
sarebbe quasi impossibile ad un marinaio, ritrovare il nord allorché la sua
bussola, incappata in una tempesta magnetica non riuscisse piú ad indicare la
sicura via, comportandosi quasi da ubriaca.
2.S’À PIGLIATO ‘E TTÀBBARE
Ad litteram: Si è preso le moine; id est: si è lasciato
circuire. Détto sarcasticamente di un/una innamorato/a che non à avuto modo di
accorgesi d’esser tradito dalla controparte, irretito/a com’era dalle moine e
svenevolezze usategli al fine di ingannarlo/a e tenergli/le celato il
tradimento.
tàbbare s.vo f.le pl. di tàbbara = moina, svenevolezza
(dallo spagnolo tàbara= filastrocca).
3.S’È ‘MMARETATA CU ‘NU SCIORE ‘MMOCCA
Ad litteram: Si è sposata con un fiore in bocca Id est: à
fatto ricorso a nozze riparatrici, nozze celebrate dopo che la donna fosse
stata piú o meno consenzientemente violata: insomma nozze celebrate in
extremis. L’espressione decisamente irridente è usata per dir male di donna
sulla cui onestà prematrimoniale ci sia di che dubitare, prende comunque le
mosse da un’antichissima usanza d’epoca viceregnale(XV-XVI sec.) allorché
quando decedesse una ragazza in età da marito le veniva posto una rosa fra i
denti. Il rapporto semantico tra quest’usanza ed il significato
dell’espressione in esame è da cogliersi nel fatto che le nozze celebrate a
riparazione sostanziano una sorta di morte morale della donna che vi debba
ricorrere; mentre il rapporto semantico ironico si coglie tenendo presente che
la rosa posta tra i denti di una ragazza morta indicava ch’ella era in età da
marito, mentre un’eventuale rosa posta tra i denti di una donna violata
indicherebbe non la sua giovane età, ma la sua scostumatezza!
4.S’È ARAPUTA ‘A PRUFUMMARIA ‘E BERTELLE
Si è aperta la profumeria di Bertelli
Espressione sarcastica da intendersi un senso antifrastico e
cioè per significare che si avverte un gran cattivo odore, espressione usata
per commentare negativamente l’apparire di persona (uomo o piú spesso donna)
che per mancanza di igiene personale lasci attorno a sé una scia di cattivo
odore. In realtà la profumeria di Bertelli fu nel tardo ‘800 – primi ‘900 una
rivendita di ottimi profumi prodotti dall’industria di Achille Bertelli(Brescia
1855 -† ivi 1925).Costui fu un i ndustriale e pioniere dell'aeronautica
italiano e fondò (1884) la società A. Bertelli e Co., produttrice di profumi e
cosmetici. In campo aeronautico, ideò e costruì un tipo di elicottero; con V.
Cordero di Montezemolo ideò (1905-06) un aeromobile a sostentazione mista
(statica e dinamica), détto aerostave, che non ebbe però sviluppi pratici. Fu nella
seconda metà dell’Ottocento -nel 1888- che Achille Bertelli, reduce da un
viaggio in America che si era pagato lavorando a bordo della nave che lo
trasportava, diede inizio alla sua attività imprenditoriale. Laureato in
farmacia, sperimentò e produsse con grande successo un nuovo rivoLLUzionario
cerotto medicamentoso che per decenni alleviò i dolori alla schiena di milioni
di pazienti in tutto il mondo. Rapido fu il passaggio alla cosmesi, con la
produzione di saponi profumati e della crema Venus, nome che venne in sèguito
attribuito a tutta una serie di prodotti Bertelli; ma fu il fratello Vittorio a
dare impulso alla linea cosmetica, subito dopo la prima guerra mondiale,
iniziando la produzione di profumi, ciprie e creme per la donna moderna, e aprendo
negozi di profumeria nelle maggiori città italiane per la vendita al minuto di
prodotti farmaceutici (il famosissimo cerotto Bertelli antinfiammatorio) e
successivamente anche dei prodotti di profumeria e cosmesi. Tra i prodotti di
cosmesi e profumeria di maggior successo Bertelli sono da ricordare La Rosa,
Asso Di Cuori, Ebbrezza Marina e Come Tu Mi Vuoi,che oltre a vincere un premio
all’Esposizione di Parigi del 1937 -fatto piú unico che raro per un profumo
italiano, in terra di Francia - aveva come testimonial la famosissima attrice
Greta Garbo, nome d'arte dell'attrice cinematografica Greta Louisa Gustafsson
(Stoccolma 1905 -† New York 1990).Rammento in coda che l’espressione è usata
anche all’approssimarsi di un cattivo soggetto il cui cattivo odore è
rappresentato dalle sue malefatte.
5.S’È AUNITO, ‘A FUNICELLA CORTA I ‘O STRUMMOLO A TIRITEPPE…
Si sono uniti lo spago corto e la trottolina scentrata -
Cioè si è verificata l'unione di elementi negativi che compromettono la
riuscita di un'azione... Tale espressione è usata quando si voglia fotografare
una situazione nella quale concorrano due iatture, come ad esempio nel caso di
una persona incapace ed al contempo sfaticata o di un artigiano poco valente
fornito, per giunta, di ferri del mestiere inadeguati, rammentando un famoso
modo di dire che afferma che sono i ferri ca fanno ‘o masto e cioè che un buono
aretiere è quello che posside buoni ferri...o magari – per concludere quando
concorrono un professore eccessivamente severo ed un alunno parimenti svogliato.
BRAK
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