1.SÎ ARRIVATO Â MONACA ‘E LIGNAMMO.
Letteralmente: sei giunto presso la monaca di legno. Id est:
sei prossimo alla pazzia, prossimo ad esser ricoverato all’Ospedale Incurabili
Anticamente la frase in epigrafe veniva rivolta a coloro che davano segni di follía
o davano ripetutamente in escandescenze. La monaca di legno dell’epigrafe altro
non era che una statua lignea raffigurante una suora nell’atto di elemosinare .
Détta statua era situata sulla soglia del monastero delle Pentite adiacente
l’Ospedale Incurabili di Napoli, ospedale dove fin dal 1600 si curavano le
malattie mentali e dove prestava la sua opera
un famosissimo medico dei pazzi,
tale Giorgio Cattaneo, détto Masto Giorgio
- dal cui nome derivò poi il termine mastuggiorgio che indica appunto il
castigamatti; détto medico usava cure coercitive come quella che imponeva
al folle l’assunzione di ben
cento uova crude di sèguito e poi, sotto
la minaccia di una frusta, far girare la
noria di un pozzo.
2.SI COMME TIENE 'A VOCCA, TENISSE 'O CULO, FACÍSSE CIENTO
PERETE E NNUN TE N'ADDUNASSE.
Ad litteram: se come tieni la bocca, avessi il sedere
faresti cento peti e non te n'accorgeresti; il proverbio è usato per bollare
l'eccessiva verbosità di taluni, specie di chi è logorroico e parla a vanvera,
senza alcun costrutto, di chi - come si dice - apre la bocca per prendere aria,
non per esprimere concetti sensati.
3.SI 'E CCORNE FOSSENO PURTUALLE, 'A CAPA TOJA FÓSSE
PALERMO.
Ad litteram: Se le corna fossero arance, la tua testa(che ne
è molto fornita) sarebbe la città di Palermo.Icastica e colorita offesa con la
quale a Napoli si suole rammentare a taluno i continui tradimenti operati dalla
di Lui consorte, al segno che qualora le corna fossero arance, la testa del
malcapitato cui è diretta l'offesa, sarebbe la città di Palermo, zona in cui si
producono estesamente saporitissime e grosse arance.
4.SI LL'AUCIELLE CANUSCESSENO 'O GGRANO, NUN NE LASSASSENO
MANCO N' ACENO!
Se gli uccelli conoscessero il grano, non ne lascerebbero un
chicco! - Cioè: se gli uomini fossero a conoscenza di tutti i benefici che la
vita offre, ne approfitterebbero sempre.
5.SI ME MECCO A FFÀ CAPPIELLE, NASCÉNO CRIATURE SENZA CAPA.
Letteralmente: se mi metto a confezionare cappelli nascono
bimbi senza testa. Iperbolica amara considerazione fatta a Napoli da chi si
ritenga titolare di una sfortuna macroscopica.
BRAK
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