mercoledì 27 dicembre 2017

VARIE 17/1334



1.VÈNE, APPIZZA 'O CULO E SSE NE VA 'O MMUNNEZZARO
Letteralmente: Lo spazzino viene,si accovaccia e va via.Détto risentitamente di chi è abituato a non compiere mai per intiero il proprio dovere come uno spazzino che venuto per raccogliere le immondizie, si limiti ad accovacciarsi per prelevare il secchio che le contenga, lo vuoti in un gran sacco di juta atto al prelievo e tiri via senza curarsi se nell’operazione si sia imbrattato anche parzialmente il pavimento. Espressione ormai desueta e superata atteso che sono decenni che non esiste piú la raccolta delle immondizie uscio per uscio, ma ogni famiglia pur pagando una congrua tassa per la raccolta dei rifiuti urbani, deve approntare uno o piú sacchetti dei propri rifiuti e depositarli in istrada in grandi contenitori metallici augurandosi che poi nottetempo la ditta deputata al ritiro ed al trasferimento alle discariche e/o termovalorizzatori lo faccia per davvero.
Vène voce verbale (3ª pers. sg.ind. pr.)dell’infinito vení =venire, giungere, sopraggiungere, comparire, spuntare, piombare ed in senso furbesco godere; etimologicamente il termine venire è dal lat. veníre ; preciso che la voce a margine va pronunciata con la è aperta, atteso che pronunciata con la é chiusa significherebbe tutt’altro essendo véne il pl. di véna vaso o canale membranoso che porta il sangue dalla periferia al cuore; per estens., vaso sanguigno in genere; con etimo dal lat. vína(m).
2.VENÍ A MMENTE
Ad litteram: venire in mente; id est: rammentarsi di qualcosa, richiamarlo alla mente; da notare che nel modo di dire napoletano si usa il verbo di moto: venire, quasi che ciò che torna alla memoria debba spostarsi da un ipotetico mondo delle idee per riportarsi nella mente di qualcuno, mente che aveva precedentemente abbandonato.
3.VENÍ ARMATO 'E PIETRA POMMECE, CUGLIE CUGLIE E FIERRE 'E CAZETTE.
Letteralmente: giungere munito di pietra pomice, aghi sottili e ferri(piú doppi)da calze ossia di tutto il necessario ed occorrente per portare a termine qualsivoglia operazione cui si sia stati chiamati. Id est: esser pronti alla bisogna, essere in condizione di attendere al richiesto in quanto armati non solo degli strumenti adatti, ma anche di loro utili succedanei.
4.VENÍ FRISCO E DDÂ GROTTA.
Ad litteram: giunger fresco e dalla grotta; locuzione atta a sottolineare situazioni in cui   un  soggetto  avrebbe dovuto concorrere alla realizzazione di un progetto  ed invece se ne è a lungo disinteressato, per presentarsi a reclamare il proprio utile a giuochi fatti, quando le asperità sono state affrontate e livellate da altri. L'immagine della locuzione ripete quella del cocomero che arriva in tavola solo a fine pasto dopo essere stato tenuto al fresco artificiale del ghiaccio o a quello naturale d'una cantina.
5.VENÍ FRISCO FRISCO
Ad litteram: giungere fresco fresco; detto di chi con tranquilla faccia tosta si presenti ed entri nel merito di un accadimento già da gran tempo avviato ed in corso e senza dimostrare di essersi impegnato per parteciparvi o di avere conclamate capacità organizzative o risolutive, voglia imporre il proprio punto di vista a dispetto di quanti stiano da gran tempo e con grande impegno lavorando al progetto de quo.
BRAK

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