1.VA' TE COCCA!
Ad litteram: va' a coricarti Altro modo di invitare qualcuno
a togliersi di torno, ad andar via, a sparire per non importunarci o tediarci.
Qui con modi piú contenuti e gentili rispetto a quelli dei numeri precedenti,
lo si vuol convincere di liberarci della sua presenza, andandosene a dormire.
Talvolta però, atteso che per coricarsi occorre stendersi su di un letto, con
la locuzione in epigrafe si adombra il recondito, cattivo, se non pessimo
desiderio che il soggetto contro cui è rivolta debba giacere definitivamente
disteso cioè debba mancare, andarsene, scomparire, passare nel numero dei piú,
liberandoci per sempre della sua sgradita presenza!
2.VA TRUVANNO CHI LL'ACCIDE.
Letteralmente: va in cerca di chi lo ammazzi. Lo si dice di
chi, sciocco e masochista provochi il prossimo, lo stizzisca al punto da
provocarne gli istinti omicidi nei propri confronti.
3.VA TRUVANNO: 'MBRUOGLIO, AIUTAME.
Letteralmente: va alla ricerca di un imbroglio che lo
soccorra. Cosí a Napoli si dice di chi in situazioni difficili e senza
apparenti vie di scampo, si rifugi nell'astuzia, nell'inganno, in situazioni
ingarbugliate rimestando nelle quali spera di trovare l'aiuto alla soluzione
dei problemi
4.VA’ A TTE A FFÀ FOTTERE!
Ad litteram: va' a farti possedere Ma è il medesimo
perentorio invito a farsi sodomizzare - sia pure metaforicamente - contenuto
nella variante di cui precedentemente al n°10.
5.VE DICO 'NA BUSCÍA.
Vi dico una bugia. E' il modo sbrigativo e piuttosto
ipocrita di liberarsi dall'incombenza di dare una risposta, quando non si
voglia prender posizione in ordine al richiesto e allora si avverte
l'interlocutore di non continuare a chiedere perché la risposta potrebbe essere
una fandonia, una bugia...
BRAK
Nessun commento:
Posta un commento