1.METTERE SPIA
Letteralmente: Mandare in giro uno o piú informatori che
uscioli/ino con attenzione e continuità e riporti/ino notizie e/o voci che
potrebbero riuscire utili, se non necessarie per l’azione che si à in mente di
condurre in porto o che già si abbia in corso d’opera.Come si vede la locuzione
fotografa ad un dipresso la medesima situazione rammentata antea sub 14 con la
differenza che lí l’indagine è svolta di persona impegnando le orecchie
proprie, mente in questa ci si serve di terze persone cui si affida l’incauto
lavoro di origliare, informarsi e riferire.
spia s.vo f.le 1 (in primis) chi di nascosto, per
compenso[come nel caso che ci occupa] o [alibi] mosso da malevolenza, riferisce
notizie segrete e/o fatti compromettenti e non a chi possa valersene; chi
esercita lo spionaggio 2(fig.) indizio, sintomo, segno rivelatore; 3 (tecn.)
termine generico con cui si indicano i dispositivi di controllo e di
segnalazione, luminosa o acustica, delle condizioni di funzionamento di una
macchina, di un impianto, di un apparato e sim. voce dal got. *spaiha.
2.METTERE TENNA
Letteralmente: Inalzare una tenda; id est: prender posto in
una tenda al fine di accamparsi. Locuzione usata sarcasticamente con
riferimento a chi si attardi in un posto oltre il consentito o il preventivato
quasi che, a mo’ di milite invasore, conquistata una posizione, avesse
intenzione di stabilirvisi anche in barba o con malgrado di altri.
tenna s.vo f.le = tenda, piccolo padiglione facilmente
smontabile, formato da teli di grosso tessuto impermeabile, sostenuto da pali e
fermato da picchetti, usato come abitazione da popoli nomadi e come ricovero
provvisorio da soldati e campeggiatori; voce dal lat. tardo tenda(m)→tenna-m,
deriv. di (tílam) tentam; propr. '(tela) tesa', part. pass. di tendere
'tendere'
3.METTERSE ‘A LENGUA ‘NCULO
Letteralmente: Porsi la lingua nel sedere; id est:
zittirsi,ammutolirsi, tacere evitando di continuare a profferire vacue
sciocchezze. Icastico, ma perentorio invito da intendersi chiaramente in senso
metaforico [atteso che si è materialmente impossibilitati ad addivenire a
quanto si è sollecitati] rivolto ai vuoti parolai, ai vacui ciarloni, ai futili
millantatori,a gli insulsi fanfaroni affinché evitino di continuare a far
vibrare a sproposito la lingua nel cavo orale, ponendosela lí dove non possa in
alcun modo articolarsi riecheggiando!
4.METTERSE ‘E DDETE ‘NCULO E CACCIÀ ‘ANIELLE
Ad litteram: ficcarsi le dita nel sedere e tirarne fuori
anelli.Détto sarcasticamente di chi abbia una fortuna cosí grande da procurarsi
beni e ricchezze anche nei modi meno ortodossi o possibili, agendo addirittura
a mo’ di un prestidigitatore,capace di trucchi impensabili.
5.METTERSE ‘MMIEZO
Letteralmente: Porsi nel mezzo. Locuzione da intendersi con
un significato positivo oppure con uno negativo; in senso positivo è
espressione riferito a chi dotato di altruismo e di buona volontà si interponga
tra due questionanti per rabbonirli facendo da paciere anche a rischio della
propria incolumità; in senso negativo l’ espressione è riferita a chi [saccente
e supponente] senza alcun titolo usa intromettersi tra disputanti, specialmente
quando non sia interpellato, tentando di imporre la propria presenza e
dispensando ad iosa consigli non richiesti che – il piú delle volte- non
risolvono la disputa, ma anzi comportano in coloro che li ricevono un aggravio
delle incombenze, del lavoro e dell’impegno, aggravio che va da sé finisce per
essere motivo di risentimento e rabbia per i poveri individui fatti segno delle
stupide e vacue chiacchiere di colui che si mette in mezzo definito
icasticamente: spallettone; al proposito penso che essendo il sostrato dello
spallettone, la vuota chiacchiera, è al parlare che bisogna riferirsi nel
tentare di indicare una etimologia del termine che, a mio avviso si è formato
sul verbo parlettià (ciarlare)con la classica prostesi della S intensiva
partenopea, l’assimilazione della R alla L successiva e l’aggiunta del suffisso
accrescitivo ONE.
BRAK
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