1.'O PUORCO PULITO NUN SE 'NGRASSA MAJE
Ad litteram: un porco pulito non si ingrassa mai. Id est:
Chi si comporta in maniera netta e scevra di colpe, non otterrà mai grandi
risultati nella propria vita, dove -invece- per poter primeggiare - occorre spesso
commetter nefandezze, come accade per il maiale che solo se vive rotolandosi
nella melma del porcile, prospera e s'ingrassa.
2.'O PUORCO SE 'NGRASSA PE NNE FÀ SACICCE.
Letteralmente: il maiale è ingrassato per farne salsicce. La
locuzione vuole amaramente significare che dalla disincantata osservazione
della realtà si deduce che nessuno fa del bene disinterassatamente; anzi
chiunque fa del bene ad un altro mira certamente al proprio tornaconto che
gliene deriverà, come - nel caso in epigrafe - il maiale non deve pensare che
lo si lasci ingrassare per fargli del bene, perchè il fine perseguito da colui
che l'alleva è quello di procurarsi il proprio tornaconto sotto specie di
salsicce.
3.'O PURPO S' À DDA COCERE CU LL'ACQUA SOJA.
Letteralmente: il polpo va fatto cuocere con la sola acqua
di cui è pieno, senza aggiunta d’altri liquidi che non siano i condimenti. La
locuzione si usa quando si voglia commentare l'inutilità degli ammonimenti, dei
consigli et similia, che non vengono accolti perché il loro destinatario, è di
dura cervice e non intende collaborare a recepire moniti e o consigli che
allora verranno da lui accolti solo quando e se
il soggetto si sarà autoconvinto della opportunità di accoglierli.
4.'O RIALO CA FACETTE BBERTA Â NEPOTA: ARAPETTE 'A CASCIA E
LLE DÈTTE 'NA NOCE.
Letteralmente : il regalo che fece Berta alla nipote: aprí
la cassa e le regalò una noce. La locuzione è usata ironicamente per
sottolineare l'inconsistenza di un quid ricevuto o come dono,o come dovuto
specialmente quando il donatore lascerebbe intendere di essere intenzionato a
fare grosse elargizioni che, all'atto pratico, risultano invece essere parva
res.
5.Ô RICCO LLE MORE 'A MUGLIERA, Ô PEZZENTE LLE MORE 'O
CIUCCIO.
Ad litteram: al ricco viene a mancare la moglie, al povero,
l'asino... Id est: Il povero è sempre quello piú bersagliato dalla mala sorte:
infatti al povero viene a mancare l'asino che era la fonte del suo
sostentamento, mentre al ricco viene a mancare la moglie, colei che gli
dilapidava il patrimonio; morta la moglie il ricco non à da temere rivolgimenti
di fortuna, mentre il povero che à perso l'asino sarà sempre piú in miseria.
BRAK
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