1.ESSERE ‘NU PIRETO ‘NCANTARATO
Letteralmente: Essere un peto (esploso) in un pitale.
Offensiva locuzione riferita a chi, vuoto parolaio, fa altisonanti gratuite
affermazioni di promesse irrealizzabili; di costui si dice che si comporti alla
stregua di un peto che essendo stato esploso in un pitale che gli à fatto da
cassa di risonanza è risultato fragoroso restando pur sempre solo una
inconferente scorreggia.
2.ESSERE ‘NU VOCCAPIERTO ‘E SAN GIUANNE.
Ad litteram: essere un bocca aperta di san Giovanni.
Espressione riferita a tutti coloro che sono pettegoli e linguacciuti al segno
di tener sempre la bocca aperta per riferire fatti ed avvenimenti che, per
altro, non li riguardano e non sarebbero perciò tenuti a propalare. Qualcuno
erroneamente pensa che la locuzione si riferisca agli abitanti di san Giovanni
a Teduccio, zona periferica di Napoli, abitanti ritenuti ( però gratuitamente
), linguacciuti e pettegoli; la località invece è da considerarsi solo perché
in contrada Leucapetra adiacente la detta zona esistette un tempo una sontuosa villa
fatta edeficare nel 1535 da Bernardino Martirano, segretario del regno (
Cosenza
1490,† Portici (NA) 1548) villa sulle cui pareti esterne
erano collocati grandissimi mascheroni apotropaici rappresentanti dei volti con
occhi spiritati ed a bocca spalancata.
3.ESSERE A LL'ABBLATIVO.
Letteralmente: essere all'ablativo. Id est: essere ormai
alla fine, ineluttabilmente alla conclusione dell’opera intrapresa; si è fatto
tutto ciò che che si poteva fare; per traslato, trovarsi nella condizione di
non poter porre riparo a nulla. Come facilmente si intuisce l'ablativo della
locuzione è appunto l'ultimo caso delle declinazioni latine.
4.ESSERE 'A TINA 'E MIEZO.
Letteralmente: essere il tino di mezzo. Id est: essere la
massima somma di quanto piú sporco, piú laido, piú lercio possa esistere.
Offesa gravissima che si rivolge a persona ritenuta cosí massimamente sporca,
laida e lercia fisicamente, ma ancóra di piú moralmente, da essere paragonata
al grosso tino di legno posto al centro del carro per la raccolta dei liquami
da usare come fertilizzanti, nel quale tino venivano versati i liquami raccolti
con due tini piú piccoli posti ai lati del tino di mezzo dove veniva riposto il
letame raccolto.
5.ESSERE AURIO 'E CHIAZZA E TRIBBULO 'E CASA.
Letteralmente: aver modi cordiali in piazza e lamentarsi in
casa. Così a Napoli si suole dire - specie di uomini che in piazza si mostrano
divertenti e disposti al colloquio aperto simpatico, mentre in casa sono musoni
e lamentosi dediti al piagnisteo continuo, anche immotivato.
Brak
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