1.FÀ PALLA CORTA
Ad litteram: fare la palla corta Id est: mancare il fine
prefissato, non giungere al risultato per avere errato nel conferire la forza
necessaria affinché si potesse raggiungere lo scopo; locuzione mutuata dal
giuoco delle bocce o del bigliardo nel quale la biglia (palla) messa in giuoco
può mancare di raggiungere il punto voluto e risultare corta se nel lanciarla
il giocatore non vi à impresso la necessaria e giusta spinta.
2.FÀ SCENNERE ‘O PARAVISO ‘NTERRA
Ad litteram: far scendere il paradiso in terra Becera
locuzione con la quale si significa il profferire bestemmie in maniera
eccezionalmente violenta e prolungata chiamando quasi sulla terra con una
sineddoche tutti gli... abitanti del paradiso.
3.FÀ SCENNERE 'NA COSA DÊ CCOGLIE 'ABRAMO.
Letteralmente: far discendere una cosa dai testicoli
d'Abramo. Ruvida locuzione partenopea che a Napoli si usa a sapido commento
delle azioni di chi si fa eccessivamente pregare prima di concedere al petente
un quid sia esso un'opera o una cosa lasciando intendere che il quid richiesto
sia di difficile ottenimento stantene la augusta (ma in realtà falsa)
provenienza.
coglie s.vo f.le pl. di coglia= testicolo ( voce dal lat.
coleu(m).
4.FÀ SCIACQUA ROSA E BBIVE AGNESE.
Locuzione impossibile da tradurre ad litteram, ma densa di
significato; con essa si indica la deleteria gara che incorre tra chi piú
sperperi o dilapidi comuni sostanze; di tale fatto sono emblematiche figure la
Rosa e l’Agnese dell’epigrafe; delle due la Rosa continuava a satollarsi di vino
magari accontendandosi di una sciacquatura ossia di vino addizionato d’acqua, o
anche di vino puro usato a mo’ di riscicquo della bocca da una precedente
bevuta, e l’Agnese lo faceva ancora di piú bevendo senza ritegno come
nell’antico giuoco del del padrone e sotto (gioco derivato da quello détto
tuocco) che si svolgeva nelle bettole tra due giocatori di cui uno – il padrone
– poteva imporre o negare all’altro – il sotto – innumerevoli bevute di vino
con l’aggravio di dover pagare il vino bevuto.
5.FÀ SPINGULE SPINGULE
Ad litteram: Fare spillo spillo nell’espressione Fare la
casa spillo spillo. Iperbolica espressione usata per fotografare l’incresciosa
situazione di chi avendo smarrito, presumibilmente in casa, un oggetto o
alcunché o non ricordando dove l’abbia riposto e/o nascosto è costretto ad
affannarsi in una ricerca costante, incessante, ininterrotta, persistente,
reiterata, compulsiva quasi angosciosa, ossessiva, ossessionante ispezionando e
rovistando in ogni dove sino a frugare iperbolicamente tra spillo e spillo alla
ricerca spesso vana, dell’oggetto perso o riposto e/o nascosto, perdendolo di
vista o non ricordandone pi ú l’ubicazione.
BRAK
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