1.FORA MARIA DÊ CRESTIANE!
Ad litteram: Fuori Maria dai cristiani! ; id est: la vergine
Maria venga estromessa dal culto dei cristiani! Espressione usata quando si
voglia imporre a chicchessia di tenersi fuori da ogni coinvolgimento in quale
che sia azione o situazione (atteso che non si à fiducia nelle sue capacità
operative o nella sua intelligenza.) La Maria coinvolta nell’espressione è
proprio la Vergine Maria, madre del Cristo; l’espressione antichissima risale
al tardo settecento quando i protestanti, che notoriamente negano la dulia
mariana, vennero in contatto con i partenopei e fecero qualche proselito. A
proposito dell’avverbio fora= fuori rammento come sia interessante e meritevole
di sottolineatura la differenza di evoluzione della voce napoletana fora
(fuori)derivato dal lat. fŏras e della evoluzione della voce italiana fuori
derivato dal lat. fŏris.
Nel caso di fŏri(s)→fuori in sillaba libera lavocale tonica
“ŏ” subí la normale dittongazione “uó”; nel caso invece di fora che derivò dal
collaterale “fŏra(s)”, data la vocale terminale “-a”, non si incorse nel
fenomeno della dittongazione dovuta alla metafonia dialettale, onde la forma
definitiva di “fora”, con conservazione della tonica e con la solita vocale
finale atona di tipo evanescente.
2.FOSSE ‘ANGIULO ‘A VOCCA TOJA!
Ad litteram: sia di angelo la tua bocca Locuzione che viene
usata con un sostrato scaramantico ottativo, quando - fatti segno di un augurio
- ci si augura altresí che quanto profferito si realizzi certamente e a breve
tenendo la bocca di colui che ci à fatto l’augurio come bocca di veritiero
messaggero ( ciò etimologicamente significa il termine angiolo) per cui -
ritenuto proveniente da bocca di autentico messaggero - ciò che ci viene
augurato si è certi che si realizzerà concretamente o - almeno - lo si spera .
3.FRIJENNO, MAGNANNO.
Letteralmente: friggendo e mangiando. L'uso, tutto
napoletano, di mettere in fila due gerundi, senza un apparente modo finito
reggente, sta ad indicare che le due azioni debbono essere eseguite quasi
contemporaneamente, senza soluzione di continuità, e - nella fattispecie - il
cibo una volta fritto deve essere subito consumato, senza indugio, con
immediatezza e rapidità. Il cibo, sottinteso nella locuzione, è rappresentato
dalle famosissime paste cresciute, dai tittoli, dai fiori di zucca in pastella
e da tutte quelle numerose verdure, fette di ricotta, uova sode, animelle etc.
che concorrono a formare quello che erroneamente si dice fritto all'italiana e
che sarebbe piú consono dire fritto alla napoletana, giacchè in Napoli fu
ideato questo tipo di preparazione culinaria da consumarsi velocemente
all'impiedi davanti ai banchi delle friggitorie (antenate delle moderne
pizzerie) esercizi dove detto fritto veniva preparato ed offerto seduta stante all'avventore
anche frettoloso.
4.FRIJERE ‘O PESCE CU LL’ACQUA.
Ad litteram: friggere il pesce con l’acqua; locuzione usata
per significare situazioni di così marcata indigenza da non potersi permettere
l’uso dell’olio per friggere il pesce e doversi accontentare dell’acqua per
compiere l’operazione con risultati evidentemente miseri, non essendo
chiaramente l’acqua l’elemento adatto alla frittura; per traslato la locuzione
è usata per significare qualsiasi situazione in cui predomini l’indigenza se
non l’inopia pi ú marcata.
5.FURIA FRANGESE E RRETIRATA SPAGNOLA!
Impetuosità francese e ritirata spagnola! Lo si dice di
tutte le cose fatte con eccessiva veemenza e/o premura; l’espressione la si
riferisce a chi tenga atteggiamenti comportanti pressappochismo,
approssimazione, faciloneria, superficialità; va da sé che le azioni di costoro
son destinate all’insuccesso o implicano un grave, ma inconferente dispendio
d’energie. La locuzione molto datata (metà del XVI sec.) prende a divertito
modello due consueti atteggiamenti, l’uno (attacchi forsennati, furiosi e
spesso scriteriati) dell’esercito francese, l’altro (ritirate repentine,
impreviste, inaspettate lasciandosi alle spalle terra bruciata) dell’esercito
spagnolo. Da questa consuetudine iberica nacque anche l’espressione.
BRAK
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