1.JÍ A PPUORTECE PE ‘NA RAPESTA ed
anche JÍ A PPUORTO PE ‘NA RAPESTA
Ad litteram: recarsi a Portici per (acquistare) una rapa. Id
est: Agire sconsideratamente impegnandosi eccessivamente, affaticandosi
oltremodo per raggiungere un risultato modesto o meschino. Cosí si dice, a
dileggio, di chi si comporta in maniera poco giudiziosa, assennata, attenta,
accorta o riflessiva sprecando energie e – nella fattispecie - si recasse al
mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Portici, piccolo comune agricolo nei pressi
di Napoli, per acquistare una sola, insignificante rapa. 33 bis.Jí a ppuorto p’
‘a rapesta. Ad litteram: recarsi al porto per la rapa. L’espressione in esame è
una corruzione della precedente, ma è di significato alquanto diverso; questa
in esame è una locuzione usata a dileggio di chi si comporti in maniera
imprudente, scriteriata, dissennata mettendosi in situazioni pericolose, come
quella di frequentare la malfamata e perigliosa zona portuale, e lo faccia non
per necessità o per lavoro, ma al solo scopo di dar soddisfazione alle proprie
esigenze sessuali frequentando le prostitute stanziali del porto atte ad
occuparsi della ... rapesta del loro cliente. Infatti nella locuzione il s.vo
rapesta [1 in primis rapa; 2per traslato furbesco membro maschile; 3per
traslato offensivo uomo inetto e dappoco; la voce rapa è dal lat. rapa←rapu-m =
rapa, mentre la voce napoletana rapesta è dal neutro lat. rapistru-m attraverso
il pl. rapistra poi inteso f.le e lètto rapista→ rapesta con semplificazione di
str→st come in fenesta da fenestra(m) ] qui rapesta è usato appunto nel senso
traslato/furbesco.A margine rammento infatti che è da collegarsi alla rapa
l’agg.vo arrapato che è il part. pass. usato anche come agg.vo dell’infinito
arrapà (arrapare), v.bo tr.vo di origine meridionale,pervenuto anche nel
lessico italiano sia pure come voce volgare. è un denominale del lat. rapa,
propr. neutro pl. di rapum 'rapa', poi considerato come f.le sg.in senso
maliziosamente allusivo alla durezza dell’ortaggio] = eccitare sessualmente;
piú spesso usato come intr. o intr. pron. (arrapà, arraparse, fà arrapà),
eccitarsi sessualmente; quantunque sia piú comunemente usata al maschile
(arrapato= eccitato ) nulla vieta che la voce sia coniugata anche al f.le
(arrapata= eccitata) quantunque l’eccitazione maschile meglio si presti in
pratica ad esser rappresentata dalla turgidità della rapa! Nella variante in
epigrafe l’azione sconsiderata
affaticandosi oltremodo per raggiungere un risultato modesto o meschino è rappresentata dal recarsi al porto nella cui area esistette il mercato
generale di frutta e verdura, per
acquistarvi una sola rapa, cosa improbabile perché al mercato generale si
vendeva e vende solo all’ingrosso e non al dettaglio.
3.JÍ A LLICCHETTO oppure JÍ ALLICCHETTO o anche JÍ A
CCIAMMIELLO
Letteralmente: andare
alla perfezione; locuzione riferita a tutte quelle cose che evolvono
positivamente, quasi perfettamente con riferimento al loro stato di tenuta
richiamante quello di un valido lucchetto, oppure con riferimento al riuscito
stato di forma che richiama una ben costrutta ciambella.Da notare come
l’espressione a licchetto si sia fusa in allicchetto trasformandosi in un
avverbio modale.
4.JÍ ASCIANNO CHELLO CA PISCIA ‘A QUAGLIA
Ad litteram: Andare in cerca, desiderare, agognare (solo)
ciò che minga la quaglia. Ma va da sé che la ricerca o il bisogno, il
desiderio, la brama, la cupidigia, la smania, lo struggimento, la bramosia di
cui sia accreditato il protagonista dell’espressione non siano quelli che
mirano al conseguimento degli escrementi liquidi di una quaglia. L’espressione,
nel suo sotteso autentico significato traslato vale infatti: Andare in cerca,
desiderare, agognare (solo) quanto di meglio o di piú ricercato e/o raro ci sia
e ciò in riferimento al fatto che il il protagonista dell’espressione, quello
cioè che va in cerca, desidera, agogna ciò che minge la quaglia è inteso
incontentabile, pretenzioso, inappagabile. La faccenda semanticamente si spiega
tenendo presente che la quaglia è un uccello migratore diffuso nelle regioni
temperate, cacciato e/o allevato per le sue carni prelibate, ma di dimensioni
veramente piccole di talché anche le sue deiezioni solide o liquide sono
veramente parva res tanto da poterle ritenere scarse, sporadiche quasi rare
accostabili per ciò ai desideri dell’ incontentabile che va alla ricerca di
beni di consumo o in generale di prodotti pregiatissimi,
ricercati,straordinari, rari in quanto esigui e perciò di prezzo anche
esorbitante e talora addirittura ingiustificato stante il rapporto prezzo
qualità, insomma proprio chello ca piscia ‘a quaglia!
5.JÍ ASCIANNO COCCOSA
Ad litteram: andare alla ricerca di qualcosa, ma farlo con
intensa applicazione comportandosi quasi come un cane che annusi per trovare la
traccia cercata; il termine asciare della locuzione deriva infatti dal latino
adflare (annusare) con il tipico esito partenopeo del digramma FL in SCI come
per il latino flore-m diventato sciore in napoletano, o come flatu-m→sciato,
fLLUmen→sciummo – flaccare→sciaccà etc.
JÍ ASCIANNO PAGLIA PE CCIENTO CAVALLE
Volere paglia per cento cavalli Id est Accampare pretese
enormi, fare richieste esorbitanti che con tutta probabilità non potranno mai
essere soddisfatte; Espressione di contrarietà estrema riferita a commento del
comportamento di persone esose, avide, ingorde quando non voraci o insaziabili;
l’espressione è usata a fronte di una richiesta evidentemente spropositata ;
l’origine di détta locuzione risale a diversi secoli addietro, quando il
possesso di un cavallo era simbolo di notevole abbienza economica, sia per il
costo dell’animale che per la dispendiosità delle quotidiane cure che il
quadrupede necessitava ; va da sé ed è evidentissimo quindi che, se già il
mantenimento di un solo cavallo era un onere che pochissimi potevano affrontare,
pensare di mantenerne cento era assolutamente impensabile, tanto elevato era il
patrimonio che sarebbe necessitato, ed ancóra piú impensabile il fare richiesta
a terzi di procurare gratuitamente la paglia bastevole a cento bestie.
Ovviamente l’espressione è usata estensivamente in tutti i casi di richieste
spropositate, esagerate, sproporzionate, smisurate che con tutta probabilità
non potranno mai essere soddisfatte.
BRAK
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