domenica 26 novembre 2017

VARIE 17/1193



1.FARSE VENÍ ‘E RISCENZIELLE
Ad litteram: farsi venire le convulsioni, i deliquii Simpatica locuzione che fotografa l’isterico e falso comportamento di chi, si lasci andare a piccole strane convulsioni, vere o metaforiche condite di sterili isterismi e stolti capricci: atteggiamento tipico tenuto dalle donne quando vogliono forzare la mano a qualcuno per ottenere ciò che, adducendo normali ragioni o pretesti, non potrebbero raggiungere o quando voglion far pesare su gli altri le responsabilità di taluni accadimenti che sono invece da addebitare unicamente alle medesime donne che ànno messo in atto quegli accadimenti di cui intendono discolparsi.
Il termine riscenziello, rotacizzazione del piú classico discenziello deriva dal latino descensus, col significato di deliquio. ed è usato nel linguaggio popolare oltre che per significare quanto qui sopra iLLUstrato, anche per indicare quei brevi deliqui , piú esattamente eclampsie cui vanno soggetti i neonati o i bambini molto piccoli.
2.FATTE CAPITANO E MMAGNE GALLINE.
Ad litteram: diventa capitano e mangerai galline: infatti chi sale di grado migliora il suo tenore di vita, per cui, al di là della lettera, il proverbio può intendersi: (anche se non è veramente accaduto), fa' le viste di esser salito di grado, cosí vedrai migliorato il tuo tenore di vita.
3.FATTE 'E CAZZE TUOJE E VVIDE CHI T''E FA FÀ...
Letteramente: impicciati dei casi tuoi e procura di trovare qualcuno che ti aiuti in tal senso.Il mondo è pieno, purtroppo di gente incapace di restare nel proprio àmbito, gente che gode ad intromettersi negli affari altrui, comportandosi da saccenti e/o arroganti supponenti, dispensando perciò consigli non richiesti che, il piú delle volte, procurano ulteriori affanni, invece di lenire la situazione di coloro a cui vengon rivolti i sullodati consigli. A chi si comportasse in tal modo è buona norma rivolgere l'invito dell'epigrafe che è perentorio e non ammette repliche.
4.FATTE 'NA BBONA ANNUMMENATA E VVA' SCASSANNO CCHIESIE.
Letteralmente: procura di farti una buona nomea e poi saccheggia pure le chiese. Id est: ciò che conta nella vita è di godere di una buona opinione presso i terzi, poi si possono operare i peggiori misfatti, addirittura furti sacrileghi, nessuno mai sospetterà di uno che gode di buona nomea. La locuzione insomma affronta l'antico dilemma: essere o apparire e propende, stranamente per la cultura popolare, da sempre incline dalla parte della sostanza piuttosto che da quella della forma, per il secondo corno del dilemma.
5.FATTÉLLE CU CCHI È MMEGLIO 'E TE E FFANCE 'E SPESE.
Letteralmente: Intrattieni duraturi rapporti con chi è migliore di te e sopporta le spese che ne derivano.Id est: le proprie amicizie bisogna sceglierle tra chi ti è moralmente superiore , e occorre poi coltivarle anche se per fare ciò bisogna por mano alla tasca anche figurativamente parlando.
BRAK

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