mercoledì 8 novembre 2017

VARIE 17/1108




1.A LA SANFRASÒN oppure SANFASÒN
Ad litteram: alla carlona; detto di tutto ciò che venga fatto alla meno peggio, senza attenzione e misura, in modo sciatto e volutamente disattento, con superficialità e senza criterio.La voce avverbiale sanfrasòn/sanfasòn è, pari pari, corruzione del francese sans façon (senza misura).
2.A LLIETTO ASTRITTO, CÓCCATE 'MMIEZO.
Letteralmente: in un letto stretto, coricati in mezzo. Il consiglio della locuzione non è quello di sapersi adattare alle situazioni, quanto quello di ricercare in ogni occasione la soluzione migliore; in un letto stretto, perché piccolo o perché già occupato da altri, è consigliabile coricarsi al centro, il posto pi ú sicuro, che può preservare da rovinose cadute laterali.
3.A LL’ ANEMA D’’A PALLA!
Letteralmente: All’anima della palla! Espressione esclamativa con cui si usa commentare notizie riferite a cose od accadimenti cosí incredibili o palesamente falsi da farli ritenere essere la quintessenza delle sciocchezze, paragonabili solo ad un sesquipedale contenitore sferico,privo di sostanza, fatto di aria e contenente aria...
4.A LLU FRIJERE SIENTE LL’ADDORE - A LLU CAGNO, SIENTE ‘O CHIANTO
Ad litteram: “Al momento di friggere, avvertirai il (vero) odore” - “Al momento di cambiarli, piangerai.”
Locuzione che riproponendo un veloce scambio di battute intercorse tra un venditore ed un compratore, viene usata quando si voglia far comprendere a qualcuno di non tentare di fare il furbo in una contrattazione usando metodi truffaldini,perché correrebbe il rischio d’esser ripagato allo stesso modo.
Un anziano curato, recatosi al mercato ad acquistare del pesce, si vide servito con merce non fresca, anzi quasi putrescente; accortosi della faccenda, ripagò il pescivendolo con moneta falsa, ma nell’allontanarsi sentí il pescivendolo che si gloriava di averlo gabbato e a mo’ di dileggio gli rivolgeva la prima frase della locuzione in epigrafe; e il curato, prontamente, gli rispose con la seconda frase.
5.A LLUMME 'E CANNELA SPEDOCCHIAME 'O PETTENALE.
Ad litteram: a lume di candela, spidocchiami il pettinale (id est: monte di Venere). Il proverbio è usato per prendersi giuoco o sarcasticamente redarguire chi, per ignavia, rimanda alle ore notturne ciò che potrebbe fare piú agevolmente e proficuamente alla luce diurna.
pettenale s.m. = monte di Venere, pube, pettignone dal lat. pectinale(m).
Brak

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